Tra sacro e profano, torna la Sagra della Polenta di Villa Santo Stefano (FR), in Ciociaria il prossimo 20 gennaio 2013.
Torna a Villa Santo Stefano, in Ciociaria, il 20 gennaio il rito dello “sfamo del popolo”, ovvero la polenta, piatto povero e contadino come veniva fatto nel 1643. Tanti lustri sono passati, ma l’amore e la dedizione dei piatti di una volta non vengono mai a mancare, soprattutto tra chi vuole tramandare le proprie tradizioni come i “santostefanesi”. Era infatti il 1643 quando per la prima volta per l’occasione della festa rivolta a San Sebastiano, prese il via l’antico rito dedicato all’offerta di un piatto caldo di polenta alla popolazione. Questa manifestazione rappresenta ancora oggi come ieri un momento di aggregazione e riscoperta delle proprie tradizioni e della buona cucina per la comunità ciociara.
Paoiolo e mestolo in piazza e la tradizione è servita!
La Sagra della Polenta, giunge quest’anno alla 38° edizione e apre come sempre l’anno “festarolo” della proloco. Così il 20 gennaio tutti in piazza per assaporare un piatto che rappresenta la storia del paese fin dalle 8 del mattino quando verranno accesi i fuochi tradizionali per la cottura. La polenta è il cibo contadino per eccellenza, ha nutrito le generazioni passate fino a tempi non molto lontani, costituiva la dieta principale degli abitanti del paese, semplice e veloce da preparare non richiedeva particolari ingredienti ma solo farina di granturco e raramente era condita con sugo di carne, salsicce o verdure. La preparazione necessita di una tecnica affinata, unita a tempi piuttosto lunghi. Così il “mastro polentaio” che lavorerà per la sagra sarà inflessibile nel concede anche solo una porzione del suo “tesoro biondo” che onn abbia almeno due ore di bollitura.
Chi era San Sebastiano che ha dato origine alla festa? Originario di Narbona, tribuno delle guardie pretoriane, subì il martirio a colpi di freccia, durante la persecuzione di Diocleziano (304). Sopravvissuto e curato dalla matrona romana Irene, fu nuovamente arrestato e morì flagellato. Il suo corpo si conserva a Roma in una delle sette basiliche minori, a lui dedicata. Nella Deposito Martyrum è commemorato il 20 gennaio, giorno conservato pure nel nuovo calendario liturgico.
Chi vuol dedicare un po’ di tempo alla scoperta della cittadina dell’entroterra ciociaro può visitare la Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo (Chiesa Parrocchiale a tre navate in stile barocco romano del 700), la Chiesa della Madonna dello Spirito Santo (del 1721), il massiccio torrione circolante del XIII secolo detto Torre di Re Metabo e il monumento ai caduti con lo splendido panorama che si affaccia sulla Valle dell’Amaseno.
Presenti stand per il mercatino di enogastronomia e artigianato locale. La Sagra sarà accessibile gratuitamente dalla mattina alla sera.
Programma della manifestazione:
ore 8,30 accensione tradizionali fuochi per la cottura della polenta
ore 9,30 preparazione del sugo da parte delle massaie
ore 9,30 inizio cottura della polenta sotto la guida del mastro polentaio
ore 11,30 – Santa messa in onore di San Sebastiano
ore 12,30 inizio distribuzione della polenta con salsicce e vino il tutto fino ad esaurimento pasti.
Per informazioni:
Tel.3408505381
prolocovillasantostefano.it