Se lo schema governativo fosse stato condiviso preventivamente con i rappresentanti del settore tali criticità sarebbero state certamente inferiori, con un percorso parlamentare più rapido e agevole. Le organizzazioni convenute considerano positivo il fatto che le commissioni parlamentari che hanno già espresso parere abbiano accolto parte di quanto esposto nella posizione comune. Ci si augura tuttavia che i pareri della I Commissione di Camera e Senato prendano in considerazione le altre importanti questioni, finora trascurate, che rischiano di discriminare il nostro Paese, penalizzando il comparto, gli utilizzatori e l’attività sportiva. Il tavolo di lavoro ringrazia i parlamentari che fino a oggi hanno mostrato impegno, sensibilità e interesse nel considerare la questione in una prospettiva tecnica e non ideologica, tesa a distinguere le prescrizioni necessarie ad attuare la normativa europea da ciò che appare irragionevole e inadeguato a una disciplina già avanzata come quella nazionale.
L’auspicio è che il Ministero competente, redigendo il testo finale, si attenga al disposto normativo e alle indicazioni delle commissioni parlamentari, evitando norme più restrittive rispetto a quelle europee, e inizi un percorso di armonizzazione che porti ad avere in Italia un livello di regolazione simile a quello degli altri Paesi europei, introducendo delle semplificazioni che non riducano il livello di sicurezza ma si traducano in minore burocrazia e costi inferiori per amministrazioni, cittadini e imprese. Le organizzazioni riunite hanno infine convenuto sulla necessità di non lasciar cadere l’attenzione verso le attività di Parlamento, Governo e Amministrazione, proseguendo il rafforzamento del coordinamento del settore al fine di garantire anche per il futuro tutte le sue componenti.