Denaro contante e pericoli per l’incolumità
Una notizia di cronaca piuttosto curiosa che ha a che fare con il rilascio del porto d’armi è giunta nelle ultime ore da Lodi. È qui che un ristoratore ha espressamente chiesto la licenza per detenere una pistola, motivando questa necessità col fatto di girare ogni giorno con migliaia di euro in tasca. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, però, l’ha pensata in modo opposto.
Meglio i mezzi alternativi di pagamento
Secondo i giudici del TAR, infatti, l’uomo non correrebbe alcun rischio per la sua incolumità, visto che potrebbe optare per mezzi di pagamento alternativi come il Pos e limitare dunque la circolazione del denaro contante. Per tale ragione, il porto d’armi non avrebbe alcun senso. Non è stato comunque il primo no incassato dal ristoratore lodigiano.
Una eccezione che conferma la regola
In precedenza la Prefettura di Lodi aveva scelto di rigettare l’istanza. Il TAR ha aggiunto come la detenzione di un’arma non sia un oggetto di diritto assoluto, anzi rappresenta un’eccezione. La sentenza dei giudici amministrativi non verrà impugnata davanti al Consiglio di Stato, quindi si tratta di una decisione definitiva.