Ed è singolare che un deputato il cui partito si chiama “Liberi e Uguali” si opponga a che un Cittadino possa ricoprire una carica pubblica perché titolare di licenza di caccia: la sua – faziosa – interrogazione pare rievocare pagine buie della nostra storia e di certo alimenta una forma di odio non dissimile da altre forme di discriminazione. A quando una proposta per togliere il diritto di voto ai titolari di licenza di caccia? A quando il bando dei cacciatori dagli uffici pubblici? A quando la revoca dei titoli sportivi ai campioni italiani di ieri e di oggi appassionati di caccia?
La deputata dovrebbe leggere la Costituzione, vergognarsi e dimettersi. Foss’anche solo per buongusto. Intanto il Presidente Bosio ha già dimostrato di saperne più degli ambientalisti da salotto, ripulendo le lamette delle Torbiere dai rifiuti nel mese di gennaio e non in aprile, quando gli anatidi e gli uccelli di palude sono in piena nidificazione e riproduzione come voleva fare la stessa Legambiente. E nell’occasione “con la ramazza” c’erano i cacciatori, incuranti degli ambientalisti che sostenevano che i cacciatori non avrebbero diritto neppure di ripulire una riserva naturale dall’immondizia (il Presidente Regionale FIDC Lombardia Avv. Lorenzo Bertacchi).
È un peccato che certi personaggi approdino in Parlamento. L’ambientalismo italiano é da sempre, malato di ideologia e affamato di potere..e fame di potere e ideologia sono il terreno di coltura dei regimi totalitari.