LAV, LAC, WWF e Gruppo di Intervento Giuridico hanno deciso di impugnare di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna il decreto regionale relativo al calendario venatorio 2018-2019 con cui è stata autorizzata la caccia a lepri sarde, pernici sarde e conigli selvatici. Nei prossimi giorni si unirà nel ricorso anche la LIPU. In base a quanto stabilito dall’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente, infatti, sono due le giornate venatorie, quella del 30 settembre e quella del prossimo 7 ottobre.
Animalisti e ambientalisti ritengono che il carniere sia assurdo e che potrebbe portare al prelievo di quasi 72mila lepri e 144mila pernici. Inoltre, il ricorso si basa sul fatto che la caccia alle specie sarebbe stata autorizzata nonostante la consistenza poco conosciuta delle popolazioni e i rischi sottolineati nel piano faunistico venatorio sardo. L’impugnazione del calendario 2018-2019, inoltre, prende spunto dal parere dell’ISPRA che comunque non è vincolante.
Il carniere potenziale dei conigli selvatici è molto vicino ai 180mila esemplari. Anche nel corso della stagione venatoria 2017-2018 ci sono stati gli stessi problemi e il divieto di cacciare lepri e pernici ha fatto discutere non poco. Animalisti e ambientalisti hanno ribadito come non esista alcun censimento ufficiale per quel che riguarda queste specie, ma solamente delle relazioni preliminari e delle linee guida.