Come si legge nel comunicato, è necessario contenere quelle che sono considerate specie opportuniste e nocive, di conseguenza servono due giornate in più di preapertura. In Toscana, infatti, lo storno è la terza specie più dannosa per quel che riguarda il settore agricolo, un dato emerso da una serie di studi. Non meno distruttive sono le cornacchie e le gazze, senza dimenticare quelle specie che sono solite eliminare uova e piccoli dai nidi.
I cacciatori potranno dunque tornare utili all’agricoltura a settembre, quando ci sarà la preapertura tradizionale alle tortore, ai merli e ai colombacci. La speranza di ottenere la concessione è molto forte, visto che l’associazione è intenzionata a dare un contributo importante al lavoro di chi vive dei prodotti della terra. L’Ufficio Caccia è stato quindi invitato a scegliere i due giorni ulteriori, a partire da sabato 3 settembre 2016.