L’associazione ANUUMigratoristi ha pubblicato una nota stampa per esprimere l’ennesimo stupore suscitato dal comportamento dell’assessore regionale alla Caccia, Gianni Fava. Si tratta di una reazione inevitabile quando Fava affronta i problemi venatori: in particolare, per l’ANUU ha dimenticato il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente sui richiami vivi per i capannisti, un via libera che risale all’agosto del 2016.
Per l’associazione, l’assessore sta facendo finta di non sapere. Inoltre, avrebbe dimenticato le sue stesse dichiarazioni di un anno fa esatto, nello specifico la promessa di intervenire alla Conferenza Stato Regioni. La Regione Lombardia deve motivare il proprio dissenso in materia di caccia in deroga, come stabilito dalla Corte Costituzionale, anche perchè un ente meramente consultivo come l’ISPRA non può dichiarare illegittime le deroghe, altrimenti si andrebbero a sovvertire le regole dei rapporti tra Stato, regioni ed altri enti.
L’ANUU non ha gradito nemmeno il fatto che Fava abbia tirato in ballo il governatore Roberto Maroni, il classico scarica barile che però non ha senso, in quanto il presidente della Regione è attualmente impegnato nel referendum per l’autonomia del prossimo 22 ottobre. Per i migratoristi, la Lombardia avrebbe dovuto difendere le tradizioni locali, in nome della tutela della realtà delle sue genti, ma tutto questo non è avvenuto.