Con una delibera della Giunta Regionale della Toscana è stato approvato in via ufficiale il nuovo piano di prelievo del cinghiale nelle aree non vocate. Fra non molti giorni i testi ufficiali verranno pubblicati sul sito web della Regione, ma comunque la delibera è immediatamente esecutiva: questo vuol dire che i selecontrollori hanno la possibilità di riprendere l’attività venatoria per quel che riguarda gli ungulati.
Se si guarda ai numeri del piano, ci si accorge che la struttura di prelievo è composta da 3641 cinghiali maschi che hanno più di un anno di età, 8495 cinghiali femmine sempre con oltre dodici mesi di età, 6068 maschi rossi striati e altrettante femmine rosse striate. I dati più alti si riferiscono alle province di Siena e Firenze, con il periodo di prelievo selettivo che è compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre.
Gli Ambiti Territoriali di Caccia hanno la possibilità di sospendere il prelievo nelle aree non vocate incluse nel territorio a caccia programmata oppure in parti di esse, durante il periodo di caccia in braccata. Nel corso dell’eventuale periodo di sospensione della caccia di selezione, è comunque consentita la caccia al cinghiale in forma singola alla cerca oppure con la tecnica della girata: i cacciatori devono essere iscritti agli ATC o autorizzati da istituti privati.