La sentenza numero 3 del 2019 del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche ha respinto nuovamente il ricorso presentato da animalisti e ambientalisti per sospendere la caccia in alcune zone di questa regione. Si tratta del ricorso della Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) e del WWF, secondo cui doveva essere bloccata l’attività venatoria nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e nei Siti di Interesse Comunitario (SIC). LAC e WWF si erano scagliate contro la deliberazione relativa al calendario venatorio marchigiano per quel che concerne la stagione 2018-2019.
Come già sottolineato in più di una occasione, da qualche settimana i cacciatori di questa regione stanno facendo i conti con i ricorsi e i controricorsi del mondo ambientalista e animalista. Le aree della Rete Natura 2000 hanno rappresentato una vera e propria “telenovela”: inizialmente c’è stata la bocciatura a causa di uno di questi ricorsi, poi la Regione Marche è intervenuta con un provvedimento ad hoc per risolvere la situazione e poi si è contestato anche questo documento.
La speranza è che con la pronuncia dei giudici del TAR sia stata messa una volta per tutte la parola fine a una discussione apparentemente infinita. Un dettaglio di non poco conto è quello del calendario marchigiano, considerato uno dei migliori (se non il migliore) del nostro paese.