L’emendamento reca la stessa firma del primo tentativo, quella di Giuseppina Occhionero di Liberi e Uguali. Il provvedimento si riferisce al Disegno di Legge recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018”. L’obiettivo è quello di chiedere alle regioni del nostro paese di cambiare i termini dei periodi del prelievo venatorio di alcune specie con un apposito parere vincolante dell’istituto stesso.
Oggi i termini temporali possono essere modificati mediante un parere dell’ente che però non è mai vincolante. Lo stesso dettaglio è stato richiesto con l’emendamento per quel che concerne i calendari venatori, un chiaro messaggio anticaccia. La Camera dei Deputati ha fortunatamente respinto, come sottolineato dalla stessa Caretta, grazie a un opportuno gioco di squadra.