Remington, la celebre azienda americana produttrice di armi e munizioni, ha chiesto ufficialmente l’attivazione del Capitolo 11 della Legge Fallimentare a stelle strisce, quello che prevede la riorganizzazione societaria. La compagnia di Madison è in gravi difficoòltà economiche e si è rivolta al Tribunale del Delaware, come reso noto dai media locali. Si tratta della cosiddetta “protezione dalla bancarotta”, una mossa che garantirà la sopravvivenza a un marchio così importante e storico.
Le norme restrittive sulle armi hanno sicuramente influito sulla crisi finanziaria della Remington, la più antica società armiera statunitense. Quest’ultima è riuscita comunque a sottoscrivere il Restructuring Support Agreement con i propri creditori, riducendo il debito fino a 700 milioni di dollari in totale. Non mancherà un contributo di altri 145 milioni di dollari, utile per le sussidiarie operative.
Con la bancarotta, tra l’altro, Remington non sarà più sotto il controllo della Cerberus Capital Management. Il colosso è stato fondato nel lontano 1816, dunque ha più di 200 anni di storia e i suoi modelli sono apprezzati in tutto il mondo. Il calcolo approssimativo dei debiti ha fatto emergere una cifra piuttosto consistente e ora si cercherà di capire quale futuro attenderà il marchio.