Abbiamo per le mani, grazie alla solita, squisita cortesia della ditta Paganini di Torino, una valida carabina Remington 700 SPS con su un formidabile Leupold VX5 HD 3-15×56. Qualcuno già dirà che l’ottica sembra fin esagerata, soprattutto dopo aver verificato la cameratura del fucile: la 6 mm forse più usata in ogni continente, quella filiazione della .308 Win. chiamata .243 Win. Ecco allora l’aggancio mentale poco sopra riportato citando il personaggio di Schultz, Linus e la sua coperta: questa cartuccia rappresenta la nostra scelta usuale per il capriolo e sono davvero molte le soddisfazioni che ci ha concesso, specialmente individuando con oculatezza la palla dopo esserci tolti dalla mente le ubbie dei tempi passati quando insistevamo con troppa determinazione, e senza la giusta considerazione degli effetti, sui pesi tra i 95 e i 105 grani.
Poi i risultati del Maestro Carlo con le 85 gr Sierra Game King a punta forata ci hanno ben instradati oramai da parecchi anni e tuttora manteniamo la scelta con molta soddisfazione. Diamo un rapido ripasso al fucile Remington Modello 700 SPS, che sta per Special Purpose Synthetic, con finitura superficiale opaca delle parti metalliche cui si deve una certa rusticità di aspetto, oggi assai gradita a molti, insieme a una non comune resistenza agli aggressivi che si manifestano sotto forma di abrasioni, sporcizia e acqua. L’abbinamento con la calciatura in sintetico nero e i morbidi inserti grigi nei punti di presa risulta adeguata e in linea con lo stile eminentemente pratico dell’insieme. Scendiamo nei particolari anche se ben conosciuti, ma sempre meritevoli di un ripasso.
L’azione
L’impostazione originaria è stata data tenendo ben presenti due fattori: la funzionalità in cui sono compresi tutte le manovre e il rendimento balistico, e i modi operativi per raggiungerli a costi decisamente contenuti. Il risultato è lì, sotto agli occhi di tutti gli appassionati, sotto forma di un castello a sezione cilindrica, facile da macchinare e stabile entro la propria sede nella calciatura, con anello in cui si ricavano le mortise per le due alette di chiusura, con la particolarità della testa dell’otturatore che sporge discretamente in avanti inserendosi in quella porzione di culatta della canna avvitata al castello: i tre anelli di acciaio, anello – culatta – otturatore, sempre menzionati nella pubblicità, vengono sovente dimenticati dagli utilizzatori perché svolgono talmente bene la loro funzione da non prenderli più in considerazione: è uno status di eccellenza dato oramai per scontato.
Il ponte posteriore a due diametri presenta, come l’anello, una notevole estensione, garante di massima sicurezza e rigidità: nel suo profilo posteriore si osserva il contrasto angolare contro cui lavora la base semicircolare del manubrio effettuando l’estrazione primaria. A proposito del manubrio la Remington ha una sua personale interpretazione: corto, quasi tozzo, con braccetto di sezione prismatica e discreta angolatura con nocca ovoidale zigrinata. Le due alette richiedono un movimento prossimo ai 90°: il percorso un po’ più lungo consente un gradiente di minor inclinazione che il corto manubrio fa percorrere senza impuntamenti conservando una minima sporgenza dal fusto con ridotte possibilità di impigliarsi in qualche ostacolo. La parte posteriore dell’otturatore termina con un tappo cilindrico a doppia sezione da cui sporge il codolo tondo e cromato del percussore che avvisa del suo stato di armamento. La corsa di percussione vanta il primato fra carabine di serie: intorno ai 3,5 mm.
La canna
La canna da 61 cm si rivela adeguata per ottenere dalla .243 Win. tutto il suo potenziale: alla sezione esterna cilindrica rastremata fa riscontro all’interno la rigatura ottenuta per foratura a broccia e ogivazione: la scelta di un passo di 1:9⅛”, quindi piuttosto corto, consente la corretta stabilizzazione di palle comprese fra i 70 e i 105 gr, modulando adeguatamente le cariche con polveri di media vivacità o piuttosto lente secondo gli impegni di poligono o venatori. Il fissaggio al castello è realizzato con passo a vite ricavato all’esterno della canna e all’interno dell’anello: nel serraggio si calcola esattamente lo spazio di testa, elemento essenziale per iniziare discorsi di precisione nel tiro, e grazie a un risalto nella canna stessa, si blocca una flangia sagomata interposta che funge da prisma di scarico delle forze. L’osservazione dei bossoli di risulta assicura sulla coassialità fra camera e anima. Il montaggio, caratteristico della Casa, è a punto di pressione: dai risultati possiamo confermare che funziona.
Calciatura, magazzino cartucce e scatto
La calciatura in sintetico segue le linee tradizionali dove si apprezza in particolare l’asse piuttosto diritto che scarica quasi in linea l’energia di rinculo limitando al minimo il sollevamento della canna: si mantiene così in vista nell’ottica il bersaglio con tutti i vantaggi ben noti a ogni cacciatore a palla. Con la cartuccia impiegata e l’adozione del calcio R3® la sensazione alla spalla è quasi inavvertibile, considerando parimenti la massa dell’arma pari a 3.350 g circa. I punti di presa sono marcati da riporti in materiale sufficientemente morbido per una presa confortevole: l’asta tondeggiante risulta pratica nel tiro in brandeggio e adeguata per quello a fermo con appoggio. Nel modello a nostra disposizione è presente il magazzino fisso da quattro cartucce: il tasto posto nel rebbio anteriore della guardia libera il coperchio inferiore per il prelievo delle cartucce contenute e l’eventuale pulizia della suola elevatrice e della molla a W.
Lo scatto è del tipo X Mark Pro regolabile: cercando di ammansirlo a dovere la vite di regolazione sporge dalla radice del grilletto e crea un certo fastidio al tiro. E’ meglio riavvitarla, tanto per dirla tutta, la differenza nel peso è ben poco percettibile. Sta di fatto che un poco di mestiere aiuta a padroneggiare il meccanismo ottenendo quel che l’arma è in grado di concedere: per fortuna non sono presenti negatività come grattamenti, molleggi, collasso di retroscatto per cui c’è solo da adeguarsi al peso. La sicura a tastino posta a destra del castello ha due posizioni: inserita blocca percussione e scatto consentendo però di azionare l’otturatore prelevando la cartuccia camerata in tutta tranquillità; inoltre risulta silenziosa e ben azionabile quando si è già in punteria.
L’ottica e una prova di tiro
L’ottica Leupold VX5 HD 3-15×56 ha mostrato tutta la sua validità in due giornate di prove con clima completamente diverso. Nella prima al poligono “Della Valle Stura” a Moiola (CN) sole, aria tersa e limpida per le prove a 100 m con diversi tipi di cartucce: si sono ottenuti dei buoni esiti che si osservano nelle immagini dei bersagli. Come sempre non abbiamo cercato la centratura, ma la rosata, magari limitando a due i colpi, secondo disponibilità e riscaldamento della canna.
Nella seconda al poligono “Porta della Langa” a Carrù (CN) dove abbiamo volutamente scelto una giornata di cielo coperto e pioggia intermittente per la prova a 200 m: la visibilità era buona e finalmente erano scongiurati il riverbero e l’effetto miraggio. Qui il Leupold ha mostrato a che serve un’ottica di alto livello consentendo una bella rosata di tre colpi, oltretutto con una ricarica pepata che spinge le Sierra GK da 85 gr a una media di 1004 m/sec. E’ una ricetta usata dal Maestro da molti anni e ne abbiamo osservato la resa sul terreno, affiancandolo con la Nikon mentre impiegava la sua Remington 700 BDL, con due abbattimenti fulminanti di camosci: uno poco sopra i 250 e l’altro a 295 metri. Le prove in poligono assicurano sulla validità dell’insieme dando conforto e sicurezza: un po’ come la copertina di Linus menzionata all’inizio del brano.
Scheda tecnica:
Costruttore: Remington Arms Company, Ilion (NY) – USA
Importatore Paganini sas – corso Regina Margherita 19 bis – 10124 Torino – Tel. 011/8177860 – fax 011/835418 – sito Internet www.paganini-to.it
Modello: 700 SPS
Tipo: carabina a otturatore girevole e scorrevole con due alette in testa
Calibro: .243 Win.
Castello: in acciaio ricavato da forgiato e fresatura
Canna: in acciaio al carbonio lunga 610 mm (24”) con 4 righe destrorse passo 1:9⅛” Percussione: percussore lanciato con molla elicoidale coassiale
Alimentazione: magazzino fisso da 4 cartucce con coperchio basculante
Congegno di scatto: sistema X Mark Pro regolabile
Estrattore: a unghia con base elastica ad anello inserita nella testa dell’otturatore
Espulsore: nottolino elastico sporgente nella faccia dell’otturatore
Congegni di mira: non previsti – predisposizione per ottiche
Sicurezza: tastino zigrinato sul lato destro del castello – blocca sistema di scatto e percussione lasciando libero l’otturatore
Calciatura: in pezzo unico di materiale sintetico con zone di presa in materiale morbido – calciolo in gomma R3®
Finiture: brunitura opaca delle parti metalliche
Peso: 3.350 grammi circa senza ottica
Ottica: Leupold VX5 HD3-15×56