La Giunta Regionale del Veneto ha deciso di rivedere parzialmente il piano triennale di gestione e controllo del cinghiale. Si è scelto infatti di recepire la proposta di Giuseppe Pan, assessore regionale alla Caccia, il quale ha spiegato questa modifica. Il piano rimarrà in vigore fino al 2019 e servirà a eradicare gli ungulati e a risolvere i problemi provocati dalla presenza di questi selvatici.
Inoltre, si è preso spunto dalle esperienze locali e da quanto deciso dagli enti che gestiscono le aree protette e i parchi in territorio veneto, così da avere un approccio uniforme ed efficace. Il documento è il risultato di una sintesi e la valenza di un approccio del genere è stata messa in luce dal rilascio del parere favorevole e senza prescrizioni da parte dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Il territorio è stato analizzato a fondo, di conseguenza si conoscono le criticità su cui intervenire con maggiore urgenza. Alcune parti sono state appunto revisionate per mantenere valido il controllo del suide. L’obiettivo è quello di fornire uno strumento ancora più adeguato al Veneto, sfruttando la collaborazione con il settore agricolo e il mondo venatorio nell’ambito di un coordinamento garantito dalla vigilanza venatoria.