Nel territorio della nostra regione la specie è presente sino alla metà di settembre e la maggior parte dei soggetti transita verso i siti di svernamento tra l’ultima decade di agosto e nella prima decade di settembre. In Veneto, durante la migrazione, la specie utilizza vasti territori e si disperde su ampie zone (colline, campagne alberate e vallate alpine); appare quindi evidente come il prelievo venatorio incide in maniera insignificante sulla popolazione.
Per questi motivi la posizione dell’amministrazione regionale è formalmente rappresentata a livello di coordinamento del tavolo tecnico della Commissione Ambiente ed Energia in ordine al piano nazionale di gestione della tortora selvatica e prevede che possa essere espresso un parere favorevole al piano, esclusivamente a condizione che venga prevista la possibilità di esercitare il prelievo della specie in pre-apertura per almeno tre giornate, con carniere giornaliero di 5 capi e stagionale di 15 capi”.