Rispondendo alle sollecitazioni della Cabina di Regia del mondo venatorio, la Regione Veneto ha diffuso una nota, in cui si dichiara favorevole ad aderire al Piano Nazionale di Gestione della Tortora Selvatica a condizione che questo consenta lo svolgimento delle pre-aperture con un carniere giornaliero di 5 tortore e uno annuale di almeno 15. Ecco cosa ha scritto in merito l’ente locale: “La questione rappresentata dal prelievo della tortora e delle indubbie ricadute che la proposta del Ministero della Transizione Ecologica di una possibile richiesta di moratoria del prelievo venatorio della specie possano avere sulla caccia, da tempo oggetto di pregiudizi e pesanti restrizioni, è ben nota all’Assessorato alla Caccia.
Nel territorio della nostra regione la specie è presente sino alla metà di settembre e la maggior parte dei soggetti transita verso i siti di svernamento tra l’ultima decade di agosto e nella prima decade di settembre. In Veneto, durante la migrazione, la specie utilizza vasti territori e si disperde su ampie zone (colline, campagne alberate e vallate alpine); appare quindi evidente come il prelievo venatorio incide in maniera insignificante sulla popolazione.
Per questi motivi la posizione dell’amministrazione regionale è formalmente rappresentata a livello di coordinamento del tavolo tecnico della Commissione Ambiente ed Energia in ordine al piano nazionale di gestione della tortora selvatica e prevede che possa essere espresso un parere favorevole al piano, esclusivamente a condizione che venga prevista la possibilità di esercitare il prelievo della specie in pre-apertura per almeno tre giornate, con carniere giornaliero di 5 capi e stagionale di 15 capi”.