La risposta ai consiglieri leghisti
Nella sessione ‘Question time’ dell’Assemblea legislativa dell’Umbria di due giorni fa, i consiglieri della Lega, Valerio Mancini (primo firmatario), Manuela Puletti e Marco Castellari hanno interrogato l’assessore Roberto Morroni circa la “attuazione della deliberazione dell’Assemblea legislativa dell’aprile 2022 circa il ‘Riconoscimento del ruolo dei cacciatori e delle associazioni venatorie: concessione dei contributi’”.
La necessità del contributo
Illustrando l’atto in Aula, Mancini ha ricordato che “in questa deliberazione l’Assemblea legislativa ha impegnato la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative necessarie per sostenere le attività venatorie dei singoli cacciatori e delle loro associazioni venatorie, in particolare riducendo l’impatto totale dei costi imposto dal Decreto legge ‘32/2021’, mantenendoli uguali a quelli sostenuti fino ad oggi, sulla scorta di quanto già deciso da altre Regioni, come il Veneto, o di quelle che stanno provvedendo, come le Marche. Ma l’atto consiliare impegnava anche l’Esecutivo a sostenere le spese per le attività di monitoraggio e studio della fauna selvatica, delle componenti ambientali e degli habitat, da parte delle stesse associazioni venatorie a supporto delle attività istituzionali dell’osservatorio faunistico regionale. Normative europee sempre più complicate obbligano a continui adempimenti burocratici. Le associazioni possono contribuire al buon andamento del mondo venatorio, anche su censimenti e piani di abbattimento. in modo che la Regione abbia a disposizione più informazioni possibili. Questo contributo crediamo debba essere concesso”.
Le risorse attualmente disponibili
L’assessore Morroni ha risposto che “fino ad oggi la Giunta non ha potuto dare seguito a questi impegni perché le risorse disponibili non sono nemmeno sufficienti a coprire la normale gestione faunistica. Gli impegni a cui si deve far fronte, infatti, sono gli indennizzi per i danni alla produzione agricola, la gestione dei centri faunistici e altre attività. Resta confermata la volontà di procedere nei termini indicati dalla delibera dell’Assemblea legislativa non appena si concretizzerà la possibilità finanziaria di poter procedere. Tanto più dinanzi ad un comportamento delle associazioni venatorie che si sono dimostrate disponibili a collaborare per la raccolta dei dati. Associazioni che sono una sentinella del territorio. Un comportamento meritevole che ci spinge a ribadire la volontà di onorare, non appena possibile, quanto stabilito nell’atto consiliare”.
Danni da fauna selvatica
Nella sua replica Mancini ha detto di “apprezzare l’onestà della risposta. Visto lo sforzo che abbiamo fatto nel bilancio trovando i 300 mila euro per sostenere i danni da fauna selvatica, penso sia possibile trovare anche queste risorse. L’obiettivo è coinvolgere, con un protocollo, alcune associazioni per farle contribuire all’informatizzazione di tutti i dati faunistici che troppo spesso rimangono su carta. Dobbiamo creare un rapporto di fiducia tra istituzioni e cacciatori, per creare un banca dati significativa che agevola e fa risparmiare risorse pubbliche alla regione. Non siamo in ritardo. Arrivare all’accordo programmatico sarebbe una bella vetrina” (fonte: Regione Umbria).