Question time
Nel corso del question time odierno, il consigliere regionale Laura Pernazza (FI) ha interrogato l’assessore Simona Meloni sul potenziamento del ruolo delle Polizie provinciali in Umbria nel settore faunistico venatorio. Pernazza ha chiesto di sapere “quali siano gli impegni che vuole assumere questa Giunta volti al rilancio delle Polizie Provinciali; se vi sia la volontà di estendere la Convenzione attualmente in essere con la Provincia di Terni anche alla Provincia di Perugia, al fine di potenziare il coordinamento dell’attività di abbattimento della fauna selvatica, con benefici evidenti per il settore agricolo e non solo; se la Regione intenda aumentare il contributo finanziario previsto dalla Convenzione, attualmente pari a soli 20mila euro annui a titolo di rimborso spese, una somma chiaramente sottostimata rispetto al volume di interventi annui e alle reali necessità operative; se vi sia la volontà di ampliare il coinvolgimento della Polizia Provinciale nel ruolo di organo di controllo sul territorio regionale in materia ittica e venatoria; se la Giunta regionale intenda emanare una legge regionale ad hoc, che disciplini in modo strutturale e permanente il ruolo delle Polizie Provinciali nella gestione faunistico-venatoria e nella tutela dell’ambiente”.
L’attuale dotazione organica
Pernazza ha anche sottolineato che “l’attuale dotazione organica di tali corpi di polizia è estremamente esigua, con sole sette unità di personale a Terni e circa 25 a Perugia e una limitata capacità operativa, con ripercussioni negative sulle materie di competenza regionale, quali caccia, pesca e tutela ambientale. Inoltre, la Presidente sollecitata in Aula sul tema del rilancio del ruolo delle Province si è dichiarata assolutamente favorevole a tale prospettiva”. L’assessore Meloni ha risposto che: “La Regione Umbria ha sottoscritto due convenzioni attualmente in essere con i Carabinieri forestali e con la Polizia provinciale di Terni per le specifiche attività per vigilanza e controllo in materia ittica e venatoria. Sappiamo bene quanto è stato fondamentale il ruolo della Polizia provinciale negli anni in cui la Provincia operava rispetto alla vigilanza sul territorio prima della riforma, che ha creato un disallineamento rispetto alle sue competenze e alle risorse iniziali. Tuttavia esiste la legge 157/92 che stabilisce che i piani di controllo della fauna selvatica siano autorizzati dalla Regione e coordinati dai corpi di Polizia provinciale. Questa attività di coordinamento viene effettuata in entrambe le Province anche a prescindere dalle convenzioni in essere, in quanto prevista da norma nazionale”.
Risorse finanziarie
“È vero che i numeri di vigilanza sono oggi molto esigui, per questo la Giunta regionale sta facendo le necessarie valutazioni per promuovere e supportare le attività della Polizia provinciale. È evidente che le azioni di rilancio dovranno fare i conti con le risorse finanziarie del perimetro normativo vigente. L’attività di coordinamento negli interventi di abbattimento della fauna selvatica viene già svolta dalla Polizia provinciale di Perugia, ma stiamo lavorando affinché anche con la Polizia provinciale di Perugia venga stipulata una specifica convenzione per attività di vigilanza e di controllo sia in materia ittica, che venatoria. Stiamo dunque valutando la possibilità di incrementare le risorse, anche quelle da destinare alla Provincia di Terni che oggi ammontano a 20mila euro, ma voglio sottolineare che ad oggi ci sono difficoltà a rendicontare comunque le risorse assegnate. Rispetto alla convenzione con la Provincia di Perugia stiamo lavorando per costruire una proposta nel secondo semestre di quest’anno. Sappiamo bene che i 30 mila euro evidenziati nella convenzione sono insufficienti per poter incrementare le risorse umane da impiegare. Stiamo cercando di capire comunque se queste risorse possono essere sufficienti per almeno un semestre. L’ampliamento del coinvolgimento delle Polizie provinciali nel ruolo di organi di controllo sul territorio regionale sia in materia ittica che venatoria rappresentano l’oggetto della convenzione già stipulata con la Provincia di Terni e che deve rappresentare la base anche per costruire la convenzione con quella di Perugia”.
Interventi insufficienti
Nella replica Pernazza si è detta “non soddisfatta della risposta perché troppo generica e perché al di là del paventato impegno economico, avrei gradito un maggiore slancio e coraggio nelle scelte che riguardano la Polizia provinciale. La previsione di 20mila euro di contributo annuo per la Polizia provinciale di Terni che effettua 6mila interventi non bastano neanche per pagare una unità lavorativa. Molte Regioni hanno avuto slanci e considerazioni diverse. Noi chiedevamo di investire e capire il ruolo delle Polizie provinciali soprattutto a supporto dei Comuni più piccoli dove i loro interventi potrebbero risultare fondamentali anche in altri ambito come quello della sicurezza. Manca la volontà vera di andare incontro alle esigenze delle Province e quindi dei cittadini” (fonte: Consiglio Regionale dell’Umbria).