Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, ha chiarito cosa è successo negli ultimi giorni con il calendario venatorio isolano. Secondo l’ente locale non ci sarebbe alcun pregiudizio di tipo ideologico sulla chiusura della caccia a tordo bottaccio, cesena e beccaccia. I termini del calendario hanno delle motivazioni di carattere tecnico e giuridico, di conseguenza potrebbero essere modificati in presenza di presupposti giuridici che non violano le leggi europee e italiane.
La stessa Spano ha sottolineato inoltre come lo scorso 13 gennaio sia stata inviata una lettera al Ministero dell’Ambiente per far presente il malumore dei cacciatori sardi, oltre che per domandare al Governo di non trattare diversamente il mondo venatorio isolano rispetto alle altre regioni. L’assessore è in contatto con il ministro Galletti per cercare di uniformare le date di chiusura.
La Regione Sardegna avrebbe quindi rispettato gli aspetti tecnico-giuridici e il parere dell’ISPRA: Spano ha ricordato di aver riconosciuto quello che è il ruolo dei cacciatori nel governo del territorio, al punto da aver sollecitato il loro sostegno nella lotta alla peste suina africana. La nota ufficiale si conclude con un accenno agli aspetti economici della caccia. Le giornate venatorie sono aumentate rispetto agli anni precedenti ed è stata apprezzata la disponibilità dei cacciatori a supportare la raccolta dei dati sui carnieri.