Nel corso della giornata di ieri, martedì 15 gennaio 2019, il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione che riguarda i pareri dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in materia di caccia. Come spiegato dal vice-capogruppo della Lega, Floriano Massardi, la questione ambientale si è ormai ridotta a una contrapposizione tra chi è favorevole e chi è contrario all’attività venatoria.
Il settore vanta un milione di occupati e rappresenta l’1% del prodotto interno lordo, di conseguenza non può essere costantemente “vittima di un ente inefficiente e miope”. I pareri sono il pomo della discordia, soprattutto per quel che riguarda la caccia in deroga e i richiami vivi. Per Massardi questi pareri vanno oltre la tecnicità e la scientificità, oltre ad essere viziati da convinzioni politiche. Ci sarebbero contraddizioni rispetto a quanto avviene nel resto d’Europa e persino in altre regioni italiane (Veneto in primis).
La Lega ha quindi votato in favore della mozione per avviare le azioni necessarie a far recuperare all’ISPRA il ruolo giusto e imparziale. Un altro obiettivo da raggiungere è quello di potenziare la vigilanza da parte del Ministero dell’Ambiente sull’ente. Infine, Massardi ha chiesto il deferimento dell’istituto di fronte all’autorità giudiziaria nel caso il parere necessario per le ripartizioni delle quantità cacciabili non venga fatto pervenire anche nel 2019.