Inoltre abbiamo approvato una nuova norma, dopo l’impugnativa da parte del vecchio governo, per poterci avvalere dei cacciatori, con un corso di formazione apposito, per affiancare la vigilanza regionale. I corsi di formazione sono partiti e a breve avremo cacciatori abilitati a svolgere questo compito. Certamente i tempi della burocrazia e l’impugnativa della nostra precedente legge regionale hanno impedito che si potesse intervenire con la puntualità sperata per stroncare il problema, nell’interesse dei nostri agricoltori, della difesa del suolo e della pubblica incolumità. Prima dell’impugnativa del governo, oltre agli 80 agenti di polizia provinciale, avevamo circa 8mila cacciatori che davano un supporto fondamentale nelle battute di controllo.
Dopo il provvedimento del governo, che ha dichiarato anticostituzionale la nostra norma, siamo rimasti con soli 23 agenti a livello regionale, decisamente insufficienti a gestire la situazione, nonostante il grande impegno e disponibilità. Infine, accolgo la proposta di un tavolo di crisi per affrontare con determinazione un problema che si trascina da ormai troppo tempo in Liguria, ma mi aspetto un lavoro di squadra da parte di tutte le parti coinvolte e proposte fattive”.