Nelle ultime ore la Regione Lazio ha ufficialmente approvato il calendario venatorio per quel che riguarda la stagione 2021-2022. L’attività inizierà il prossimo 19 settembre e si concluderà il 31 gennaio del 2022, con un’ulteriore scadenza al 10 febbraio successivo per colombacci e ghiandaie. Ecco le varie date e le specie cacciabili:
Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 30 settembre 2021:
24/06/2021 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 62
tortora (Streptopelia turtur).
b) Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 31 ottobre 2021:
quaglia (Coturnix coturnix).
c) Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 09 dicembre 2021:
lepre europea (Lepus europaeus).
d) Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 30 dicembre 2021:
coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), fagiano (Phasianus colchicus), merlo (Turdus
merula).
e) Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 13 gennaio 2022:
cornacchia grigia (Corvus corone cornix), gazza (Pica pica).
f) Specie cacciabili dal 19 settembre 2021 al 31 gennaio 2022:
alzavola (Anas crecca), beccaccino (Gallinago gallinago), canapiglia (Anas strepera),
codone (Anas acuta), fischione (Anas penelope), folaga (Fulica atra), frullino
(Lymnocryptes minimus), gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), germano reale (Anas
platyrhynchos), marzaiola (Anas querquedula), mestolone (Anas clypeata), porciglione
(Rallus aquaticus), volpe (Vulpes vulpes).
g) Specie cacciabili dal 02 ottobre 2021 al 30 dicembre 2021:
allodola (Alauda arvensis).
h) Specie cacciabili dal 02 ottobre 2021 al 20 gennaio 2022:
beccaccia (Scolopax rusticola).
i) Specie cacciabili dal 02 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022:
cesena (Turdus pilaris), colombaccio (Columba palumbus), ghiandaia (Garrulus
glandarius), tordo bottaccio (Turdus philomelos), tordo sassello (Turdus iliacus).
j) Specie cacciabile dal 02 ottobre 2021 al 29 novembre 2021:
starna (Perdix perdix):
– nelle aree ove gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) accertano l’avvenuta
stabilizzazione di popolazioni reintrodotte e, attraverso un costante monitoraggio,
dimostrino la sostenibilità del prelievo venatorio, che comunque non deve superare il
15% della consistenza autunnale stimata, anche in relazione con il successo riproduttivo
annuale di ogni popolazione ed il relativo piano di conservazione;
– nelle aree oggetto di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di
prelievo proposti dagli Ambiti Territoriali di Caccia o dalle Aziende Faunistico
Venatorie approvati dalle Aree Decentrate Agricoltura della Direzione Regionale
Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste,
condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di densità
comunque in grado di garantire la sostenibilità del prelievo stesso.
Gli ATC propongono, prima dell’inizio della stagione venatoria, le aree di apertura della
caccia alla starna (Perdix perdix) specificando la metodologia impiegata per la
quantificazione della popolazione presente, la quota di prelievo stabilita e le modalità
individuate per la verifica del raggiungimento di detta quota.
k) Specie cacciabili dal 01 novembre 2021 al 31 gennaio 2022:
24/06/2021 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 62
cinghiale (Sus scrofa).
2. L’effettiva fruizione delle giornate di caccia alla specie cinghiale (Sus scrofa) viene così
modulata:
– Nelle zone vocate assegnate a squadre autorizzate di caccia al cinghiale in braccata e in girata è consentita nei giorni:
MESE GIORNI
NOVEMBRE 1, 6, 7, 10, 13, 14, 17, 20, 21, 24, 27, 28
DICEMBRE 1, 4, 5, 8, 11, 12, 15, 18, 19, 22, 25, 26, 29
GENNAIO 1, 2, 5, 8, 9, 12, 15, 16, 19, 22, 23, 26, 29, 30
– Nelle Aziende Faunistico Venatorie la caccia al cinghiale in braccata è consentita nelle
medesime giornate indicate nella tabella sopra riportata.
– Nelle “Zone bianche” (zone non assegnate alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale),
nel periodo 01 novembre 2021 – 31 gennaio 2022 per tre giorni a settimana, che il cacciatore può scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, la caccia al cinghiale è consentita ai cacciatori non iscritti alle squadre autorizzate di caccia al cinghiale in braccata e in girata.
Il prelievo della specie fagiano (Phasianus colchicus) è consentito dal 19 settembre 2021 al 31
gennaio 2022:
– nelle aziende faunistico venatorie, che riportano tali specie nell’indirizzo faunistico secondo
le previsioni contenute nei piani di prelievo annuali approvati dalle Aree Decentrate
Agricoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura
del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste;
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– nelle aree oggetto di interventi di gestione secondo le previsioni di piani di prelievo proposti
dagli ATC e approvati dalle Aree Decentrate Agricoltura della Direzione Regionale
Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste
condizionati dall’esistenza e consistenza, in ciascuna area o distretto, di popolazioni in grado
di garantire il prelievo stesso.
5. Il prelievo venatorio delle specie capriolo (Capreolus capreolus), cervo (Cervus elaphus),
daino (Dama dama) e muflone (Ovis musimon), come disciplinato dalla Deliberazione 2 agosto
2018, n. 460, può essere effettuato solo nella forma della caccia di selezione ed è consentito:
– nelle aziende faunistico venatorie che riportano tali specie nell’indirizzo faunistico, secondo
i calendari specie-specifici indicati dall’ISPRA nei limiti previsti da specifico piano
approvato dalle Aree Decentrate Agricoltura della Direzione Regionale Agricoltura
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste ai sensi della
D.G.R. n. 6091 del 29/12/1999 e della D.G.R. 942 del 29/12/2017;
– nel territorio degli ATC e nelle Aziende Faunistico Venatorie che non hanno tali specie in
indirizzo faunistico detta attività può essere autorizzata, ai sensi della normativa vigente,
previa predisposizione da parte degli ATC e delle AFV interessate, di adeguati piani di
abbattimento selettivi ponderati sulla base di appositi censimenti. Tali piani devono essere
trasmessi all’Area Decentrata Agricoltura competente per territorio, che provvede ad una
prima valutazione e se ritiene il piano ammissibile provvede ad acquisire il parere vincolante
dell’ISPRA, successivamente completata l’istruttoria inoltra la proposta di approvazione del
piano stesso alla Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura
del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste che adotta il provvedimento di autorizzazione.
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