La Regione Emilia Romagna solleciti il governo affinché predisponga un piano nazionale di contenimento della nutria e attui ulteriori misure straordinarie per contrastarne la diffusione. A chiederlo, in un’interrogazione, è stato il consigliere regionale Marcella Zappaterra (Partito Democratico), che sottolinea come “il rischio idrogeologico, in un territorio come quello ferrarese che per il 44% è collocato sotto il livello del mare, viene amplificato dalla frequenza e profondità delle tane scavate sugli argini”.
Lo scorso mese di gennaio il Tar di Bologna ha annullato l’ordinanza numero 13 per l’abbattimento delle nutrie emessa il 15 dicembre 2014 (e pubblicata a fine di quel mese) dal sindaco di Solarolo (non costituito in giudizio). La decisione è stata presa in accoglimento del ricorso presentato nel 2015 dall’associazione Vittime della Caccia.