Il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della giunta regionale dell’Abruzzo ha deciso di prorogare il prelievo della beccaccia (scolopax rusticola) dall’11 al 20 gennaio 2016. La comunicazione è stata resa pubblica ieri alle amministrazioni provinciali di Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo. La decisione è stata presa dopo aver esaminato con attenzione le relazioni tecniche prodotte dagli Ambiti Territoriali di Caccia abruzzesi e prendendo spunto da quanto è stato stabilito dall’allegato B del calendario venatorio 2015-2016 (quello che parla appunto della caccia alla beccaccia).
La proroga di nove giorni verrà consentita per non più di due capi al giorno e soltanto in tre ambiti territoriali, oltre che a condizioni di reciprocità. Gli ambiti territoriali sono Pescara, Barisciano e il Chietino-Lancianese. La proroga, al contrario, non sarà possibile negli altri ambiti territoriali di caccia per un difetto delle condizioni che sono state stabilite dalla Deliberazione della Giunta Regionale 953 del 16 dicembre 2013 (“approvazione del protocollo operativo per l’organizzazione dei censimenti delle popolazioni di beccacce”).
In particolare, non è stata raggiunta la percentuale minima di superficie da sottoporre a censimento, visto che devono essere estese almeno 100 ettari. Vale comunque la pena ricordare quali sono le principali disposizioni che la Regione ha previsto per la caccia alla beccaccia. Questa attività venatoria può essere condotta solamente con dei cani che appartengono alle razze da cerca e da ferma. I cani da seguita non possono invece essere impiegati. L’inizio del prelievo è fissato alle 7 fino al 15 gennaio e alle 6:50 dal 16 al 20, mentre la fine alle 16:15 e alle 16:45.
La caccia può essere sospesa nel caso in cui il servizio meteorologico regionale segnali la previsione di temperature inferiori agli zero gradi per più di sei ore, durante il giorno (alba-tramonto) e per tre giorni consecutivi. La sospensione è comunicata attraverso una catena ben precisa e in non più di 24 ore. Il 20 febbraio 2016 è l’ultimo giorno che hanno a disposizione i cacciatori che hanno abbattuto beccacce per consegnare l’ala destra degli esemplari prelevati all’Ambito Territoriale di Caccia in cui si è residenti o ammessi, operazione da compiere insieme alla riconsegna della tessera di abbattimento.
Il monitoraggio delle aree, infine, viene fatto da cacciatori esperti e che hanno seguito una idonea attività formativa secondo le direttive tecniche dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), secondo le modalità previste nel protocollo operativo per il monitoraggio delle popolazioni di beccacce.