La Commissione Affari Costituzionali della Camera sta esaminando e discutendo la possibile introduzione di un nuovo quorum per quel che riguarda i referendum propositivi. Si scenderebbe al 25% dei votanti per considerare valido il risultato, un quorum che potrà essere applicato anche alle consultazioni di tipo abrogativo, la metà della soglia attuale. La proposta arriverà in aula il prossimo 16 gennaio, dunque tra pochi giorni.
Come evidenziato dalla Federcaccia, la riforma potrebbe andare in porto e diventare un grave rischio per la caccia e ogni questione il cui l’importanza è limitata ai portatori di interessi particolari. La proposta sarà con tutta probabilità nelle mani di una minoranza di persone, magari ben organizzata, che potrà approfittare del disinteresse generale. FIDC ha lanciato l’allarme democratico, visto che ogni cittadino dovrebbe preoccuparsi di argomenti come le grandi opere, la gestione dei beni pubblici (acqua in primis), l’energia e la sanità.
L’associazione ha assicurato di essersi attivata per contrastare questa scelta. Il comunicato stampa si conclude con un appello accorato: “Ora più che mai è necessario un fronte comune fra tutti i rappresentanti della ruralità a difesa di un patrimonio di valori, tradizioni e storia, ma anche di economia reale e lavoro, che non può essere lasciato nelle mani di una minoranza in larga parte ben poco equilibrata“.