“Fare chiarezza sulla presenza dei daini nelle pinete di Lido di Classe e Lido di Volano, sarebbe utile comprendere perché nel 2012, nel Piano territoriale del parco regionale del Delta del Po – Stazione pineta di Classe e Salina di Cervi”, non c’erano problemi a introdurre i cervidi mentre oggi si vogliono eradicare. Si chiede poi per quale motivo la presenza dei daini dovrebbe disturbare l’attività di un migliaio di cacciatori (caccia vagante nella pineta di Classe) nelle aree contigue del parco del Delta del Po”. Queste le richieste alla giunta regionale da parte del Gruppo Misto, che ha presentato una dettagliata interrogazione.
Il Piano del parco del Delta del Po, si ricorda, indicava una zona di addestramento di cani, nella quale erano anche ammessi un migliaio di cacciatori. Inoltre, si precisava nel documento che, vista “l’assoluta mancanza di erbivori nell’ecosistema forestale della grande pineta di Classe”, nulla ostava all’introduzione di cervidi (famiglia a cui appartiene anche il daino)”.
Nell’interrogazione si chiede poi, nello specifico, se la recinzione posta lungo l’argine dello scolo Acquara “non risulti completamente interrotta da tempo e in un tratto di svariate decine di metri, come documentato in una relazione delle associazioni ambientaliste il 28 novembre 2020”: se si ripristinasse o fosse rinnovata si potrebbe “aumentare la sicurezza stradale e riportare la questione della presenza del daino, nei due nuclei di Lido di Classe e Lido di Volano, nella corretta prospettiva” (Ravenna Today).