La sesta edizione della Rassegna Venatoria Provinciale di Castione della Presolana (Bergamo) ha fatto registrare una buona presenza di pubblico, in particolare nel corso del dibattito dedicato alla lepre, senza dimenticare le scolaresche giunte in mattinata. L’evento è stato organizzati dall’UNCZA (Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi) e ha avuto come altri momenti di spessore le relazioni sui vari Comprensori Alpini e l’esposizione dei trofei di caccia della stagione appena terminata.
Oltre all’associazione venatoria, la rassegna è stata curata dai CA Valle Seriana, Valle Borlezza e Valle di Scalve. L’analisi della lepre è stata di sicuro il momento più atteso della giornata. Sono intervenuti molti lepraioli e hanno potuto apprezzare lo studio del caso della provincia di Piacenza. Tra le personalità presenti si può citare il sindaco di Castione della Presolana e parte della sua giunta. Marco Bonaldi, numero uno dell’UNCZA provinciale, ha incentrato il suo discorso sulla figura del cacciatore, sempre più consapevole della necessità di riscattarsi per fornire alla società una nuova immagine.
Lo studio della lepre è stato caratterizzato soprattutto da relazioni sulla pianura. Il Piacentino può vantare un modello di gestione sostenibile di pratica venatoria, con tanto di ZRC rafforzate e un monitoraggio attento dei predatori. In questa parte dell’Emilia non si introducono lepri d’importazione e controllando i numerosi Ambiti Territoriali di Caccia.