A Palmi, i carabinieri, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palmi, nei confronti di A. S. classe ’98, G. A. classe ’72 e B. A. O. classe ’96, per i reati di rapina, furto aggravato in concorso e detenzione illegale di armi. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei riguardi dei tre destinatari del provvedimento cautelare, uno dei quali è stato identificato quale autore di una rapina avvenuta a Palmi nel 2018 ai danni di un cacciatore del luogo, il quale aggredito da sconosciuti travisati dal passamontagna, era stato derubato del proprio portafogli e del fucile da caccia con circa 50 colpi calibro 12.
Le indagini hanno permesso di documentare nel tempo le varie condotte illecite, risultate determinanti per i successivi esiti investigativi, al fine di individuare, oltre all’autore della rapina, anche gli altri due soggetti responsabili degli altri reati. E’ emersa, ancora una volta, la persistenza di una prassi ormai consolidata, quella delle rapine ai danni dei cacciatori, il cui modus operandi risulta sempre lo stesso: ad agire sempre in due o tre, con volto coperto da passamontagna e armati di pistola, abitualmente nascosti in territorio aspromontano, pronti ad aggredire i cacciatori per sottrarre loro fucili e munizioni al fine di utilizzarli per più gravi delitti. Al termine delle formalità di rito, i tre soggetti, sono stati portati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria (Gazzetta del Sud).
Se i cacciatori avrebbero reagito, gli avrebbero revocato la licenza di caccia, purtroppo nella Provincia di R.C. funziona cosi .Io sono stato aggredito ( per un parcheggio e mi hanno revocato la licenza, ( nonostante non ho reagito)
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