La Questura, al contrario, non ha dato peso a queste circostanze. Tra l’altro, i reati erano stati commessi più di 30 anni fa e il porto d’armi era stato puntualmente rinnovato nel corso del tempo. Dopo il ricorso senza esito di fronte al Prefetto di Grosseto, si è puntato sul TAR Toscana.
I giudici amministrativi hanno esaminato il loro caso e hanno spiegato che la riabilitazione elimina uno dei motivi per non rinnovare la licenza, come previsto dall’articolo 43 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. In aggiunta, il Tribunale ha sottolineato come sia necessario valutare anche la gravità delle condanne e le personalità dei soggetti. Ora si attende un allineamento da parte della Questura.