Le richieste della LAC
Un aggiornamento per quanto riguarda la questione valichi. Il 24 gennaio scorso al TAR Milano è stato discusso il ricorso sui valichi e si resta in attesa della decisione. In aula erano presenti anche le sezioni regionali di FIDC, ANUU, Liberacaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia e ACL, tutte unitariamente difese dagli avvocati Pietro Balletti e Lorenzo Bertacchi. “La LAC ora chiede la chiusura di 475 valichi in Lombardia – spiega l’avv. Lorenzo Bertacchi – insistendo perché i giudici leggano in maniera distorta il documento tecnico dell’ISPRA. Il Commissario nominato per individuare i valichi è il Direttore dell’ISPRA e si è avvalso dei suoi uffici che hanno predisposto un documento con cui sono stati individuati tutti i possibili “valichi” montani, in una accezione molto estesa, che si trovino in parcelle di territorio di 5kmX5km di lato in cui sia plausibile la presenza di migratori. Basta insomma la presenza di un appostamento fisso nell’area di 25 km quadrati per far ricadere il valico tra quelli “interessati”.
Rotte di migrazione
L’ISPRA del resto ha confermato di non aver indagato le rotte di migrazione, ma di aver individuato le aree in cui ci possano essere migratori. Il Commissario nella sua relazione ha poi individuato 19 valichi da chiudere immediatamente sulla base delle informazioni sulle migrazioni e 15 da verificare con urgenza. In pratica il documento tecnico dell’ISPRA individua 475 possibili valichi da valutare, mentre per la LAC quelli sarebbero i valichi da chiudere subito: la LAC infatti ha contestato la relazione del Commissario.
Le risposte che darà la sentenza
In udienza abbiamo ben rimarcato che l’ISPRA nel documento tecnico non ha individuato i valichi da chiudere e nemmeno le rotte di migrazione in Lombardia e che per le informazioni oggi disponibili i valichi interessati dalle rotte di migrazioni sono al più quelli indicati dal Commissario, che comunque verranno verificati ed eventualmente modificati nei prossimi anni. Ora però non possiamo fare pronostici e solo la sentenza ci darà risposte. Sulla materia però deve intervenire il legislatore nazionale, a prescindere dal risultato di questo giudizio”. (Federcaccia Lombardia)