Sta per partire una delle principali azioni che fanno parte della strategia di contenimento dei cinghiali nel territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Verranno coinvolti gli operatori agricoli per avviare un nuovo modello di cooperazione integrata. In questi ultimi mesi ci sono stati diversi incontri per dar vita alla strategia stessa, come previsto e approvato dall’ente parco. L’obiettivo è quello di velocizzare la regolamentazione e l’ampliamento delle aree contigue del parco in cui esercitare la caccia.
In pratica, ci sarà una adeguata modulazione della pressione venatoria sugli ungulati, prendendo spunto dallo status delle popolazioni censite. Allo stesso tempo i cinghiali verranno sfruttati e gestiti in modo sostenibile, tenendo comunque conto degli effetti collaterali dell’attività venatoria. La strategia nazionale di gestione dei selvatici non può che prendere spunto da quanto stabilito da ANCI e Federparchi.
Le azioni urgenti di contenimento di cui si sta parlando sono il selecontrollo, la cattura e la prevenzione, senza dimenticare l’attivazione delle filiere corte per valorizzare e certificare le carni dei cinghiali nella ristorazione. I recinti acquisiti dal Parco dell’Alta Murgia sono di tipo “corral”, molto più grandi rispetto a quelli utilizzati negli anni scorsi. Il personale addetto e specializzato provvederà infine a trasferire il tutto presso le aziende faunistiche e venatorie. La cattura riguarderà diverse centinaia di esemplari.