Un collo allungato, largo, energico e massiccio, arti rettilinei e coda sempre in movimento. Sono queste le principali caratteristiche descrittive del Pudel Pointer, un cane da caccia che è il risultato di una felice unione tra altre razze. Lo si apprezza soprattutto perchè è un cane da ferma e da caccia polivalente, adatto ad ogni genere di compito e di selvaggina. Viene spesso utilizzato per la caccia alla pernice, alla volpe, al coniglio selvatico, alla lepre, e talvolta all’anatra. Ma come è nato di preciso e per quale motivo?
Storia del Pudel Pointer
La razza dalle alte doti venatorie è nata dall’incrocio di due razze, inizialmente per puro e semplice bisogno pratico.
In Germania, verso la metà del XIX secolo c’era la necessità di avere dei cani da ferma adatti all’uscita venatoria, perchè quelli che venivano utilizzati erano troppo lenti, non avevano attitudine alla caccia e le loro capacità olfattive erano scarse.
In un contesto di difficoltà il cinofilo Sigismund, barone di Zedlitz e Neukirch conosciuto con lo pseudonimo di “Hegewald”, una volta entrato in contatto con due esemplari di Barbone e Pointer si rese conto delle loro caratteristiche.
Hegewald, insieme a Carl Rehfus alias “Oberländer”, decise di incrociare le due razze e nel 1881 nacquero i primi cuccioli.
I Barboni durante il Medioevo erano prettamente pastori a pelo forte, utilizzati soprattutto come animali da lavoro. Tenaci, intelligenti e resistenti ad ogni tipo di condizione climatica, soprattutto al freddo erano facili da addestrare. Leali verso il pastore, venivano impiegati per portare al pascolo il gregge, ma anche durante le uscite venatorie perchè dotati di un fiuto eccellente. Riuscivano a seguire le tracce anche in acqua in cui si sentivano a loro agio ed erano in grado di seguire la preda.
Molto diffusa in Europa e America, spesso era utilizzata per dare vita a nuovi incroci, grazie alle sue doti e al coraggio che dimostrava in ogni occasione.
L’altro cane che ha dato vita al Pudel Pointer, è il Pointer che in Inghilterra, nel 1800 era stata insignita di un ruolo centrale nella caccia da ferma. Elegante, dall’andatura veloce e dall’ottimo olfatto.
La cosa da sottolineare è che solo recentemente nel creare una razza si cerca l’aspetto fisico, fino al XIX secolo i cani dovevano essenzialmente avere delle caratteristiche pratiche ed essere abili nel lavoro. L’aspetto fisico era messo in secondo piano, mentre le doti nell’attività venatoria quotidiana dovevano garantire prestazioni eccellenti ogni giorno. A lungo andare questo tipo di utilizzo ha avuto come aspetto negativo il logorio dei cani e della loro resistenza.
Il Pudel Pointer grazie alle abilità del Borbone come cane da palude e a quelle dei Pointer a livello olfattivo, alla fine del XIX è diventato un cane tuttofare abile nella ferma e nel riporto.
Riesce a cacciare senza alcun problema pernici, conigli selvatici, volpi, anatre a prescindere dalle condizioni climatiche e territoriali, inoltre abile in acqua è un cane versatile.
Aspetto fisico
Il Pudel Pointer è un cane di taglia media, che ha una struttura ossea agile e ben proporzionata che esprime al massimo quando è sotto sforzo. Le zampe robuste si armonizzano alla perfezione con il resto del corpo grazie anche ad una muscolatura sviluppata.
Come ogni razza le dimensioni del corpo variano a seconda dell’esemplare e del sesso. Anche se entrambi hanno una struttura muscolosa e resistente, le femmine sono un po’ più piccole e l’altezza si aggira sui 55-63 cm. I maschi invece possono arrivare fino a 68 cm. Il peso invece si attesta per entrambi sui 20-30 kg.
La testa di media grandezza ha un tartufo scuro e le orecchie pendenti ricoperte di pelo. Gli occhi tondi e grandi sono caratterizzati dal color marrone e da un’espressione intelligente.
Il pelo fitto, di media lunghezza è duro al tatto e più lungo nella parte inferiore delle zampe. Per questo motivo viene accorciato, così da non creare ostacoli durante la corsa.
Prettamente marrone o nero, il mantello non ha nessuna striatura o macchia.
Carattere del Pudel Pointer
Il cane appartiene ad una razza versatile con molte attitudini e quella dell’attività venatoria è la principale. Abile nella caccia alle prede piccole si adatta ad ogni situazione. L’olfatto fine anche sulle lunghe distanze, fa si che la sua cerca sia rapida su ampi territori anche all’interno dell’acqua. E’ proprio qui che esprime al massimo le abili doti da nuotatore.
Energico e giocherellone, non ama oziare, ma è caratterizzato da un dinamismo costante che lo porta ad avvicinarsi ai bambini. Mai eccessivo quando gioca, ama partecipare attivamente alla vita in famiglia. Riesce a dimostrare tutto il suo affetto senza essere mai troppo invadente.
Amante della natura ha bisogno di vivere in un ambiente in cui può svolgere liberamente ogni tipo di attività.
Salute e alimentazione del Pudel Pointer
Il Pudel Pointer anche se è nato da un incrocio, non ha particolari problemi fisici. Infatti, di natura non è predisposto a malattie genetiche particolari. Tranne per problemi di zecche o pulci e i normali controlli, difficilmente ha bisogno dell’intervento di un veterinario.
Come ogni cane da caccia, ha bisogno di un’alimentazione adeguata, che tenga conto del periodo di attività e quello di riposo. Solitamente deve essere ricca di nutrienti bilanciati tra loro, per evitare ogni forma di malnutrizione. Ogni dose deve essere più abbondante durante il periodo di caccia quando il consumo di energie è maggiore.
Anche la cura del pelo non richiede particolari attenzioni, basta spazzolarlo una volta a settimana e dopo ogni uscita per eliminare lo sporco e controllare la presenza di possibili parassiti.
Addestramento del Pudel Pointer
Addestrare un Pudel Pointer non è difficile perchè è molto intelligente e fin da piccolo dimostra doti d’apprendimento e reattività ai comandi. Sa adattarsi bene ai comandi che gli vengono impartiti e crea un legame particolare con il padrone.
In Italia è una razza poco diffusa, infatti non esistono allevamenti sul territorio nazionale, diversamente da quelli tedeschi in cui è molto diffuso, grazie alle sue origini.