La raccolta complessiva di dati delle beccacce seguite con il dispositivo satellitare è stata analizzata dal Professor Diego Rubolini, dell’Università di Milano, che ha studiato le variazioni del comportamento migratorio fra individui diversi e fra gli stessi soggetti nei viaggi ripetuti. Questo studio ha dimostrato come si comportano le beccacce durante la migrazione pre e post nuziale, quando partono, che rotte seguono, quali fattori sono più importanti nel determinare lo svolgimento del viaggio da e verso i luoghi riproduttivi e in che misura le beccacce variano la strategia migratoria da un anno all’altro.
I risultati evidenziano che l’areale riproduttivo dei soggetti svernanti in Italia è principalmente concentrato nella Russia centrale, con soggetti provenienti anche da aree della Siberia centro-meridionale e in parte dall’Europa centro-occidentale. Inoltre, è stato verificato che le beccacce tendono a ripetere gli stessi percorsi durante la migrazione, ma che non necessariamente iniziano la migrazione pre-nuziale negli stessi periodi fra un anno e l’altro. I dati raccolti hanno contribuito alle informazioni che FACE ha fornito alla Commissione Europea per l’aggiornamento dei KC, che suggeriscono l’inizio della migrazione pre-nuziale della specie in febbraio. Al fine di definire meglio le tempistiche di migrazione in Italia, il progetto continuerà marcando con trasmettitori satellitari nuovi soggetti, catturati durante la migrazione autunnale o l’inizio dello svernamento.
La versione originale dell’articolo può essere liberamente scaricata al seguente indirizzo: https://doi.org/10.1093/cz/zoz038. Federcaccia e Amici di Scolopax si stanno occupando della traduzione in italiano, che sarà disponibile a breve. Eventuali richieste possono essere indirizzate alla segreteria dell’Ufficio Avifauna Migratoria ([email protected]). Amici di Scolopax e Federcaccia ringraziano tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e hanno contribuito alla riuscita dello studio (tutt’ora in corso), in particolare la Regione Veneto, Veneto Agricoltura, Università di Padova e Università di Milano, tutti gli sponsor dei trasmettitori e tutti i volontari che con passione hanno identificato le zone e supportato le operazioni di cattura.