La rivista scientifica internazionale “Current Zoology” ha pubblicato e reso disponibile online l’articolo riguardante il lavoro di telemetria satellitare sulla beccaccia. Il progetto è iniziato nel 2009 con la prima beccaccia marcata in Veneto e ha aperto la strada a queste ricerche, continuate poi in Italia con alzavola e cesena. Lo studio è intitolato “Inter-individual variation and consistency of migratory behaviour in the Eurasian woodcock” (autori: Alessandro Tedeschi, Michele Sorrenti, Michele Bottazzo, Mario Spagnesi, Ibon Telletxea, Ruben Ibànez, Nicola Tormen, Federico De Pascalis, Laura Guidolin, Diego Rubolini). La pubblicazione riassume tutto il lavoro compiuto nell’ambito del progetto Scolopax Overland dal 2010 in collaborazione tra l’associazione Amici di Scolopax e Federcaccia Ufficio Avifauna Migratoria, con la direzione di Lorenzo Carnacina, il contributo della Regione Veneto, dell’Università di Padova e dei ricercatori spagnoli che hanno compiuto studi analoghi.
La raccolta complessiva di dati delle beccacce seguite con il dispositivo satellitare è stata analizzata dal Professor Diego Rubolini, dell’Università di Milano, che ha studiato le variazioni del comportamento migratorio fra individui diversi e fra gli stessi soggetti nei viaggi ripetuti. Questo studio ha dimostrato come si comportano le beccacce durante la migrazione pre e post nuziale, quando partono, che rotte seguono, quali fattori sono più importanti nel determinare lo svolgimento del viaggio da e verso i luoghi riproduttivi e in che misura le beccacce variano la strategia migratoria da un anno all’altro.
I risultati evidenziano che l’areale riproduttivo dei soggetti svernanti in Italia è principalmente concentrato nella Russia centrale, con soggetti provenienti anche da aree della Siberia centro-meridionale e in parte dall’Europa centro-occidentale. Inoltre, è stato verificato che le beccacce tendono a ripetere gli stessi percorsi durante la migrazione, ma che non necessariamente iniziano la migrazione pre-nuziale negli stessi periodi fra un anno e l’altro. I dati raccolti hanno contribuito alle informazioni che FACE ha fornito alla Commissione Europea per l’aggiornamento dei KC, che suggeriscono l’inizio della migrazione pre-nuziale della specie in febbraio. Al fine di definire meglio le tempistiche di migrazione in Italia, il progetto continuerà marcando con trasmettitori satellitari nuovi soggetti, catturati durante la migrazione autunnale o l’inizio dello svernamento.
La versione originale dell’articolo può essere liberamente scaricata al seguente indirizzo: https://doi.org/10.1093/cz/zoz038. Federcaccia e Amici di Scolopax si stanno occupando della traduzione in italiano, che sarà disponibile a breve. Eventuali richieste possono essere indirizzate alla segreteria dell’Ufficio Avifauna Migratoria ([email protected]). Amici di Scolopax e Federcaccia ringraziano tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e hanno contribuito alla riuscita dello studio (tutt’ora in corso), in particolare la Regione Veneto, Veneto Agricoltura, Università di Padova e Università di Milano, tutti gli sponsor dei trasmettitori e tutti i volontari che con passione hanno identificato le zone e supportato le operazioni di cattura.