Un piano da rendere più efficace
“La prevenzione ed il contrasto alla diffusione della Peste Suina Africana (PSA) sono obiettivi prioritari per l’amministrazione regionale, da combattere al fianco degli operatori del settore. Da qui hanno origine le nuove misure volute dalla Regione, per rendere più efficace il Piano Regionale di Interventi Urgenti approvato nel 2022 e aggiornato nei mesi scorsi. È necessario agire sia sul piano della prevenzione, approntando strumenti agili per gestire il fenomeno, sia in caso di necessità essere pronti a governare la comparsa di eventuali casi”. L’assessore regionale al Territorio e alla Caccia, Cristiano Corazzari, annuncia così l’approvazione da parte della Giunta Regionale delle nuove linee operative relative al PRIU (Piano Regionale di Interventi Urgenti).
Iter semplificato
La delibera ha stabilito la prosecuzione al 31 dicembre 2025 della validità del protocollo di Intesa tra Regione del veneto e Organizzazioni professionali agricole per le Attività di controllo nei territori a presenza consolidata del cinghiale. È inoltre prevista la semplificazione dell’iter amministrativo per il riconoscimento dell’equipollenza delle abilitazioni alle attività di controllo e di caccia al cinghiale rilasciate in altre Regioni, la previsione di un percorso prioritario per il rilascio delle abilitazioni ai proprietari dei fondi agricoli.
La figura del bioregolatore
“Sono in arrivo ulteriori novità- prosegue Corazzari-. È stata definita la delimitazione territoriale dei distretti suinicoli in base alla presenza di allevamenti o attività della relativa filiera, mentre per potenziare le misure di monitoraggio è istituita la figura del bioregolatore per presidiare in regime di sicurezza sanitaria tutte le operazioni di manipolazione delle carcasse. Per snellire e rendere più efficiente l’attuazione del Piano di controllo del cinghiale è in arrivo una soluzione informatica che permetterà di gestire in tempo reale e con maggiore precisione attraverso l’impiego della georeferenziazione le segnalazioni sulla presenza di cinghiali e l’autorizzazione agli operatori abilitati a intervenire per gli abbattimenti”. (Fonte REGIONE VENETO)