In modalità di videoconferenza, si è tenuto il tavolo informativo tra la Regione Toscana ed il mondo venatorio in merito all’epidemia della PSA (Peste Suina Africana). A seguito dei casi accertati nelle regioni Piemonte e Liguria, sono state esplicate le imminenti problematiche in merito all’avanzare della PSA, chiarendo che tutte le iniziative da intraprendere saranno indicate direttamente dal Ministero della Sanità. Il Dott. Alessio Capecci della direzione Sanità della Regione Toscana, ha spiegato i dettagli della malattia ed ha ribadito che si tratta di un problema che desta molta preoccupazione e che deve essere affrontato con estrema serietà.
La Regione Toscana pertanto decreterà quanto prima, le eventuali misure preventive che al momento saranno incentrate sulla sola provincia di Massa e Carrara data la contiguità territoriale con le zone attualmente interessate dal contagio. Onde evitare il susseguirsi di notizie attualmente infondate, ci preme precisare che al momento non è stato messo in discussione lo svolgimento dell’esercizio dell’attività venatoria sul territorio regionale. A partire da questo primo incontro a cui d’ora in avanti sarà seguito un tavolo di coordinamento permanente, è stato unanimemente rilevato quanto sia determinante il ruolo del mondo venatorio e dei cacciatori nelle operazioni di monitoraggio e controllo che si renderanno necessarie sul territorio.
Il “capitale umano”, volontario, messo in campo, dalle squadre di caccia al cinghiale, dai distretti, dalle GGVV e da tutti i cacciatori, con il massimo senso civico e di responsabilità sarà a disposizione della comunità e risulterà determinante anche in questa delicata sfida che ci attende. Nelle conclusioni la Regione Toscana con le parole del Dott. Burresi e del Dott. Capecci nel raccomandare massimo senso di responsabilità, non alimentando allarmismi infondati, hanno informato che già dalle prossime ore ed a partire dalla realtà territoriale di Massa e Carrara, tutte le ATC saranno dotate di materiale specifico da consegnare ai cacciatori per il necessario supporto alle azioni di ricerca e monitoraggio di eventuali carcasse di Cinghiali.
Sotto il coordinamento degli ATC e sulla base delle linee guida Ministeriali e delle indicazioni regionali, proseguirà il lavoro nelle prossime ore, consapevoli della dinamicità e pericolosità di un fenomeno sanitario come quello della PSA (fonte: Federcaccia).