Il Ministero della salute di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha emesso una ordinanza che stabilisce il divieto di attività venatoria e di altre attività all’aperto nella zona infetta individuata in base al ritrovamento delle carcasse risultate positive al virus della PSA.
Per quanto riguarda l’attività venatoria, l’Ordinanza prevede come deroga che “I servizi regionali competenti, su richiesta degli interessati, possono autorizzare la caccia di selezione sulla base di una valutazione tecnica che tenga conto della natura dell’attività e delle specifiche caratteristiche dell’area coinvolta”.
Sono altresì proibite l’attività di “raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportino un rischio per la diffusione della malattia. Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali.