Come verranno stanziate le risorse
Dal 31 gennaio 2024 operativo il secondo bando di Regione Lombardia dedicato agli interventi di ‘biosicurezza’ con fondi per prevenire il contagio e la diffusione della PSA-Peste Suina Africana negli allevamenti suinicoli. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. “Con questa iniziativa – dichiara l’assessore Beduschi – mettiamo a disposizione 4,7 milioni di euro per consentire interventi su tutto il territorio regionale, che si sommano ai 2,2 milioni del primo bando aperto a luglio 2023. Una parte di queste risorse, pari a 800.000 euro, sarà dedicata alle aziende che, a partire dal 7 gennaio 2022, avevano provveduto autonomamente a realizzare recinzioni contro la PSA”.
Realtà beneficiarie
Sono beneficiarie dell’intervento le micro, piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria e dedite all’allevamento di suini. Le domande per la partecipazione potranno essere presentate a partire dal 31 gennaio e fino al 29 marzo sul portale regionale. “Tra gli interventi finanziabili – prosegue Beduschi – sono compresi quelli per l’acquisto e la posa in opera di recinzioni fisse anti cinghiali, la realizzazione di zone filtro per consentire separazioni nette tra zona sporca e pulita nell’allevamento e per installare strutture automatizzate per la disinfezione dei mezzi“.
Entità degli aiuti
Gli interventi per le nuove installazioni dovranno avere un costo complessivo compreso tra 3.000 e 300.000 euro per singolo beneficiario. Comprensivi dei costi di posa e progettazione. Regione Lombardia assegnerà una sovvenzione diretta a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile. Per le recinzioni realizzate a far data dal gennaio 2022 l’entità massima dell’aiuto è pari a 25.000 euro. “Regione Lombardia – ribadisce l’assessore – prosegue i suoi sforzi a garanzia della più importante filiera suinicola nazionale. Una realtà che conta oltre 4,4 milioni di capi sul nostro territorio soprattutto in provincia di Brescia, Mantova e Cremona“. “Continuiamo a supportare – conclude – il lavoro dei nostri allevatori che in questi mesi, a partire dalla provincia di Pavia, hanno dovuto affrontare un periodo difficilissimo. Operatori e aziende per cui abbiamo ottenuto dal Governo il riconoscimento anche per i danni indiretti subìti dopo l’ingresso del virus loro nel territorio” (fonte: Regione Lombardia).