Secondo la Provincia veneta, infatti, il muflone è considerato piuttosto competitivo rispetto agli altri ungulati, dunque tende spesso a occupare le zone tipiche di altre specie, camosci in primis. In poche parole, sono responsabili di veri e propri “furti” di cibo che non spetta a loro. I promotori del piano non vogliono che sia definito una “scelta avventata”, anzi si basa su solide motivazioni.
La Provincia di Treviso aveva predisposto tempo fa anche un piano per abbattere le volpi, poi il Consiglio di Stato bocciò tutto. Esiste lo stesso tipo di rischio ora? L’ente è convinto della propria decisione, in particolare per l’esistenza di una vasta bibliografia sull’espansione dei mufloni nelle zone dei camosci.