Chiamata in giudizio da un automobilista finito contro un cinghiale, la Provincia di Vercelli è stata condannata sia dal Giudice di Pace che dal Tribunale ordinario a rifondere i danni. E così, la fauna selvatica, oltre a causare rilevanti danni alle coltivazioni, finisce per gravare anche sulle casse pubbliche in caso di incidente. E questo nonostante sia evidente che l’ente pubblico può fare ben poco per garantire la sicurezza della propria rete stradale dal transito di cinghiali o caprioli. La vicenda arrivata alle cronache parte nell’aprile 2019 quando un automobilista, in transito sulla provinciale 71 tra Crevacuore e Serravalle Sesia, centra un cinghiale sbucato all’improvviso sulla strada.
Come sia finita per l’animale non è noto, ma l’automobilista, dal canto suo, lamenta invece rilevanti danni e si rivolge al Giudice di Pace per ottenere un risarcimento. In primo grado, il Giudice di Pace di Varallo dichiara la Provincia di Vercelli responsabile del sinistro e tenuta al risarcimento per la somma di 4.733,12 euro. Una sentenza onorata dall’ente pubblico che liquida la somma, assunta nel frattempo come debito fuori bilancio, ma tuttavia appellata dalla Provincia che si rivolge al Tribunale ordinario per chiederne la riforma. Anche in questo caso, però, c’è poco da fare: il Tribunale di Vercelli rigetta l’appello, condannando l’Ente pubblico al pagamento delle spese processuali.
E, sempre in materia di viabilità, un’altra recente sentenza ha condannato il medesimo ente a rifondere i danni a un’automobilista che, nel lontano 2016 aveva avuto un incidente sulla Sp 31, a causa del fondo stradale ghiacciato. La donna, all’altezza del chilometro 63, aveva perso il controllo del mezzo andando a collidere contro il guard-rail. E, nonostante la Provincia avesse regolarmente assegnato il servizio di spargimento di cloruri anti ghiaccio, il Giudice di Pace l’ha chiamata a risarcire i danni, in solido con la ditta affidataria: 4mila 69 euro più le spese processuali (Infovercelli24).