Sono ben 1700 gli emendamenti alla legge numero 11 sulla caccia proposta dalla Provincia di Trento e che verrà esaminata a partire da domani, mercoledì 10 aprile 2019. Gran parte di questi si riferiscono al secondo articolo del testo, vale a dire quello che disciplina le sanzioni, vere e proprie ostruzioni delle minoranze. Due soli emendamenti, invece, sono stati depositati con la firma dell’Assessorato competente.
Il programma prevede, nell’ordine, la nomina di due componenti della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto di autonomia (c.d. Commissione dei Dodici), la nomina del Difensore Civico, del garante dei diritti dei detenuti e poi del garante dei diritti dei minori, la designazione di due esperte/i nella Commissione provinciale per le pari opportunità tra uomo e donna, la designazione di due componenti, di cui uno indicato dalle minoranze, della Consulta provinciale per la famiglia, la designazione su indicazione delle minoranze di un componente del cda dell’Opera universitaria, la designazione su indicazione delle minoranze di un componente del cda di Interbrennero spa, la designazione su indicazione delle minoranze di un componente del collegio sindacale dell’Itea, la designazione su indicazione delle minoranze di un componente del collegio dei revisori dei conti dell’ente Parco Adamello-Brenta e di un componente dello stesso organismo dell’ente Parco Paneveggio-Pale di San Martino.
Gli ultimi tre punti da discutere sono una Risoluzione sulla partecipazione della Provincia al programma 2019 della Commissione europea e due disegni di legge sulla caccia, il primo proposto, appunto, dall’assessora competente per la Giunta (già approvato in Terza Commissione e sul quale gravano i quasi 1.700 emendamenti dell’opposizione), e il secondo da un consigliere del Patt (bocciato dalla Terza commissione).