La Provincia di Modena ha riassunto i dati relativi agli abbattimenti delle nutrie nel territorio di propria competenza. La gestione dei roditori viene gestita da due anni grazie a un accordo fra vari enti e nel 2017 verranno superati i 10mila esemplari prelevati, come avvenuto anche dodici mesi prima. Negli ultimi sei anni, inoltre, sono state abbattute più di 60mila nutrie. L’intesa è stata prolungata fino al 2020 proprio nelle ultime ore e il presidente della provincia emiliana, Gian Carlo Muzzarelli, ha ricordato la responsabilità presa con questo coordinamento.
Tra l’altro, l’impiego dei cacciatori abilitati insieme alla Polizia Provinciale è diventato un modello per altri enti locali. Oltre alla Provincia di Modena, sono coinvolti 12 comuni della pianura, l’Unione dei Comuni dell’Area Nord, i Consorzi di Bonifica Burana e dell’Emilia Centrale, le associazioni agricole, l’AIPO e gli Ambiti Territoriali di Caccia Modena 1 e Modena 2.
I cacciatori intervenuti sono stati più di 500, in base a quanto previsto dai piani comunali. Tra l’altro, l’ISPRA ha indicato l’eradicazione della specie come l’obiettivo da raggiungere in questo caso. Le operazioni sono venute a costare circa 90mila euro. Infine, sempre nel 2015 è partito il piano per la cattura di istrici e tassi, animali da trasferire in altre zone.