La Provincia di Cuneo ha comunicato i dati relativi al Piano di controllo dei cinghiali ed i risultati della stagione venatoria 2019 appena conclusa. Sono stati abbattuti 6.653 capi (mancano i dati di un Atc), pari a + 24% circa rispetto alla media dei precedenti quattro anni, con un incremento medio di circa 1.300 esemplari. Tenendo anche conto che il numero dei cacciatori è in costante diminuzione (oggi sono circa 4.500 e solo una parte pratica la caccia al cinghiale) si deduce il sensibile aumento della popolazione di cinghiali su tutto il territorio provinciale, nonostante il rilevante contributo offerto dal mondo venatorio.
Ricordiamo che la Provincia svolge l’attività di controllo della fauna selvatica su delega regionale ed ha adottato il Piano di controllo della specie cinghiale ad aprile 2019, dopo aver acquisito il parere dell’Istituto Superiore per la ricerca ambientale (Ispra) e le indicazioni regionali in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria alle produzioni agricole, con le indicazioni operative sul controllo del cinghiale in capo a proprietari o conduttori dei fondi. Questi sono i risultati a partire dall’autunno 2019.
La Provincia ha svolto circa 30 interventi mirati di controllo del cinghiale (26 cinghiali abbattuti) grazie all’intervento della sua Polizia locale faunistico ambientale, sempre allo scopo di contenere i danni agricoli soprattutto nelle aree con maggiori concentrazioni di animali, cioè nell’Albese e nell’Alta Langa. Un buon risultato se si considera che gli addetti sono soltanto 15, oltre al comandante e che svolgono attività di vigilanza su una superficie territoriale superiore a quella della Liguria. Anche proprietari o conduttori di fondi abilitati dalla Provincia hanno iniziato la loro attività di controllo con interventi in urgenza. Ne sono stati comunicati 72, con l’abbattimento di 13 capi anche se, considerato l’elevato numero di interventi effettuati, non è escluso che diversi capi abbattuti non siano stati dichiarati.
E’ già previsto un incremento del numero di interventi di controllo della Polizia provinciale (50 interventi) tramite tiro da appostamento diurno e notturno che, a fronte di un ridottissimo disturbo della restante fauna, consentono una discreta efficacia e selettività. Potranno intervenire, con il coordinamento della Provincia, anche i proprietari o conduttori di fondi abilitati all’abbattimento del cinghiale e di nuovo nell’Albese e nell’Alta Langa dove ci sono più ungulati (Cuneodice.it).