La specie non viene affatto cacciata per 4 mesi – si legge -, poiché in Sicilia le presenze cominciano alla fine di ottobre-metà novembre”. A proposito poi della diminuzione degli esemplari di beccaccia, Federcaccia specifica: “La caccia fino alla fine di gennaio e in febbraio inoltrato nel resto dei paesi europei non ha indotto alcun declino della specie, quindi le stagioni venatorie oggi in vigore sono del tutto sostenibili per la conservazione della specie”. E poi chiosano: “Le associazioni ambientaliste dimenticano di scrivere che il TAR Palermo, così come il Consiglio di Giustizia Amministrativa hanno legittimato la caccia alla beccaccia in Sicilia fino alla fine di gennaio nei più recenti pronunciamenti del 2018 e 2019″.
“Dispiace constatare ancora una volta che con argomentazioni pretestuose e non corrispondenti all’oggettiva realtà dei fatti – concludono – sono stati attaccati il mondo venatorio e la Regione Sicilia, che hanno invece proposto e agito nel pieno rispetto delle normative europee, italiane e dei principi di conservazione e utilizzo sostenibile delle risorse naturali”.
Federcaccia, nella replica super scientifica e giuridica, ha dimenticato di aggiungere la parte più importante. Che, grazie anche al grande lavoro delle associazioni venatorie, in Sicilia, la caccia alla beccaccia, potrebbero chiuderla anche a marzo. Tanto non c’è più territorio idoneo libero x poterla cacciare. Andassero a lavorare, anziché fare chiacchiere sui giornali.