Mai più sovvenzioni alle associazioni contrarie alla caccia. In sintesi si può riassumere in questo modo la risoluzione annunciata pochi giorni fa da Guy Harlé d’Olphove, numero uno della Federazione dei Cacciatori dell’Oise. Si tratta di uno dei dipartimenti in cui è suddivisa la Francia e che fa parte della regione del Nord-Pas-de-Calais-Picardie (il capoluogo è Lille). L’assemblea annuale dei cacciatori transalpini si è tenuta a Clermont ed è stata dominata da questa proposta. Harlé d’Olphove è stato in passato anche vice-presidente del consiglio regionale della Piccardia (nel 1986 per la precisione) ed è anche il presidente della Commissione Ambiente locale.
Secondo quanto riportato da Le Parisien, la risoluzione si basa sulla constatazione che nei primi tre mesi di mandato presidenziale è mancato del tutto l’entusiasmo per un cacciatore che è riuscito ad arrivare ai vertici di un ente che si occupa di ambiente. La prima richiesta di Harlé d’Olphove è stata proprio di domandare quale sia il criterio con cui vengono erogati i soldi alle organizzazioni ambientaliste: si sta parlando di 12 milioni di euro, una cifra su cui il presidente dei cacciatori vuole fare luce. Il presidente ha più volte assicurato che stanziamenti economici di questo tipo non ci saranno più e che le cose cambieranno: in particolare, le associazioni che hanno come obiettivo la sparizione della caccia e di chi pratica l’attività venatoria non verranno più finanziate.
La nuova Federazione Regionale dell’Hauts-de-France (nome scelto di recente per rimpiazzare quello della regione francese) si riunirà per la prima volta con questa denominazione il prossimo 1° luglio. Tra poco meno di tre mesi ci saranno circa 120mila cacciatori che si incontreranno e confronteranno su diversi temi: in particolare, sarà una occasione unica per condividere ricchezze, competenze ed esperienze, come rimarcato da Harlé d’Olphove. Come può essere descritta l’attività venatorie nel dipartimento dell’Oise? Le specie cacciabili sono solamente quelle elencate dal Ministero.
Le modalità consentite e autorizzate sono sostanzialmente tre, ma possono esserne ammesse altre tradizionali, nel rispetto di condizioni ben precise per quel che riguarda la cattura di specie in piccole quantità. Uno degli appuntamenti più importanti ci sarà fra nove mesi. In effetti, il 3 e il 4 settembre prossimi andrà in scena la settima edizione della “Festa della Caccia e della Natura”, evento che si svolgerà all’interno del parco del palazzo di Compiègne, località non molto lontana da Parigi. In quella occasione si conosceranno sicuramente nuovi sviluppi per quel che riguarda questa risoluzione dei cacciatori dipartimentali.