Un progetto di grande rilievo
Il mondo venatorio è partner del progetto ULyCA2 di rinforzo della lince le Alpi. La liberazione di alcuni individui di lince in Foresta di Tarvisio, si inserisce in un progetto internazionale, il LIFE Lynx, che si occupa della conservazione e reintroduzione della lince euroasiatica in Europa. Per la reintroduzione nelle Alpi, i titolari del progetto ULyCA2 sono i Carabinieri Forestali, che si stanno avvalendo delle competenze di un gruppo di esperti dell’Università di Torino, il “Progetto Lince Italia” e del supporto importantissimo della Regione FVG, del WWF e del mondo venatorio.
Il ruolo dei cacciatori
Di importanza strategica nel monitoraggio e come partner nella conservazione della biodiversità, i cacciatori friulani in questo progetto hanno un ruolo importante ed attivo. A tal fine si è creato un gruppo di lavoro dedicato, in cui confluiscono le quattro più rappresentative associazioni venatorie presenti in Regione, la Federazione Italiana della Caccia, l’Enalcaccia, la Libera Caccia e l’Arcicaccia, rispettivamente rappresentate dai loro Presidenti Paolo Viezzi, Gianfranco Turchetti, Dario Salvador e Graziano Busettini, il Direttore della locale Riserva di Caccia Tarvisio-Malborghetto Mario De Bortoli, il Presidente del Distretto Venatorio Mario Agnola e gli esperti del Progetto Lince Italia e dei Carabinieri Forestali, che hanno sviluppato una strategia di collaborazione. Collaborazione che si è ampliata durante un incontro a Kranjska Gora, dove con i massimi vertici dell’Associazione Venatoria Slovena, del Servizio Forestale Sloveno e del progetto UE LIFE Lynx si è concordata la cooperazione transfrontaliera e confermato l’importante ruolo dei cacciatori nella conservazione della biodiversità.
Conservazione della fauna
Plauso per questa importante collaborazione con il mondo venatorio è stato espresso sia dal Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità a Roma, il Generale Raffaele Manicone, sia dal WWF Italia per voce di Isabella Pratesi sia naturalmente dai coordinatori locali del progetto. Spiega il portavoce del “Gruppo di Lavoro Caccia e Lince” Claudio Angeli: “Ciò che abbiamo realizzato in questo contesto è qualcosa di storico nel panorama della conservazione della fauna in Italia, e ne andiamo fieri. Daremo il nostro supporto nel lavoro di monitoraggio, sottolineando il ruolo responsabile che abbiamo nella gestione faunistica e della biodiversità”.
Linci da battezzare
Per onorare simbolicamente questo meraviglioso impegno, ai cacciatori è stato concesso di battezzare una delle linci che saranno rilasciate in Foresta di Tarvisio. Il Direttore Mario De Bortoli ha scelto il nome per il primo maschio da liberare e che si chiamerà “Jago”. Una delle origini di questo nome è la parola “jagod” – antico alto tedesco e deriva come astratto verbale dal verbo cacciare (jagōn) – “inseguire, precipitarsi, catturare o cacciare selvaggina”. Il nome giusto per un cacciatore come la lince. Nella foto: Kranjska Gora, venerdì 3 marzo 2023. Delegazione venatoria del “Gruppo Lavoro Caccia e Lince” ospite dei massimi vertici dell’Associazione venatoria e del Servizio Forestale sloveni e della direzione del LIFE Lynx. Oggetto dell’incontro il ruolo dei cacciatori nella conservazione della lince in Europa. (Fonte Pagina FB Progetto Lince Italia)