Nella mattinata di martedì 16 marzo è stata effettuata la sessione di cattura ai beccaccini per l’applicazione di trasmettitori satellitari al fine di monitorarne i movimenti. Il lungo procrastinarsi delle condizioni meteo avverse e il conseguente elevato livello delle acque all’interno del Padule di Fucecchio hanno fatto posticipare di circa due mesi le catture e la possibilità di mettere i GPS. Il progetto, condotto in collaborazione con la facoltà di Biologia dell’Università di Pisa, mira principalmente alla conoscenza del dei principali quartieri di svernamento e delle principali rotte di migrazione.
Gli animali una volta catturati con le apposite reti mist-net vengono marcati con anelli metallici e quelli con peso idoneo (devono essere abbastanza in forma) vengono dotati di trasmettitore. In caso di futuri ritrovamenti è, quindi, fondamentale contattare sempre il dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa ([email protected]) o A.C.M.A. ([email protected]). Quest’anno era prevista l’applicazione di tre GPS. Quindi tra i sette beccaccini catturati nell’occasione sono stati selezionati i tre più idonei tenendo conto di peso, età e sesso.
Siamo particolarmente soddisfatti nel comunicarvi che al momento tutti e tre i beccaccini segnalano bene e si trovano ancora in Italia. Vogliamo ringraziare in particolar modo anche la CCT – Confederazione Cacciatori Toscani per il sostegno economico e morale dato al progetto oltre che per la collaborazione che ci ha fornito nel catturare i beccaccini presso il centro di inanellamento di porto allo Stillo da loro finanziato.