L’Associazione Cacciatori Migratori Acquatici (ACMA), la quale fa parte della Federcaccia, ha promosso quest’anno il progetto ANASAT insieme al CIRSEMAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici). L’obiettivo è quello di approfondire la fenologia, il comportamento migratorio e le aree di nidificazione di diversi anatidi, in primis l’alzavola, che svernano in Italia. Per ottenere i risultati viene sfruttato il tracking satellitare.
Le alzavole sono state catturate in cinque siti dell’Italia centro-settentrionale. Si sta parlando della Tenuta di San Rossore (Pisa), Valle Morosina (Padova), Quinzano d’Oglio (Brescia), Gambara (Brescia) e Clusane (Brescia), senza dimenticare i due siti dell’Italia meridionale, vale a dire San Giovanni Rotondo (Foggia) e Masseria Fossa (Lecce). Nel periodo compreso tra il 18 maggio del 2016 e lo scorso 23 giugno sono state 15 le trasmittenti che hanno inviato i dati in maniera molto affidabile: alle 8 alzavole marcate nell’inverno 206-2017, ne vanno aggiunte altre 7 che si riferiscono agli inverni precedenti.
Una delle sintesi più interessanti riguarda gli esemplari marcati in Lombardia: il quadro generale ha dimostrato in maniera chiara come l’origine degli individui svernanti nel sito di cattura sia nord-orientale. Soltanto la trasmittente di un individuo ha continuato a trasmettere fino allo scorso 2 maggio.