Il primo incontro associativo è stato caratterizzato da una serie di prove pratiche dei soci e dei loro ausiliari: si è deciso di puntare sulla selvaggina liberata, con tanto di giudici federali a vigilare e monitorare ogni situazione. I migliori cani da ferma e i conduttori sono stati valutati con estrema attenzione, poi si è proceduto a premiare i soggetti più meritevoli. Un cenno lo merita anche il piccolo ricordo che è stato consegnato a tutte le persone che hanno partecipato alla giornata. Ci sono poi stati rinfreschi e festeggiamenti vari a conclusione dell’appuntamento.
I cani da ferma hanno rivestito una importanza fondamentale qualche mese fa in Abruzzo visto che per elaborare il piano di prelievo della starna, l’Ambito Territoriale di Caccia ha organizzato il censimento di fasianidi in territorio libero, per la precisione in due giornate di silenzio venatorio a settembre. L’utilizzo dei cani è servito proprio a gestire nel migliore dei modi i fagiani, il club appena istituito non potrà che occuparsi anche del coordinamento di censimenti simili.
Senza le elaborazioni dei piani di prelievo non è possibile nemmeno iniziare il prelievo venatorio delle specie cacciabili. Uno dei prossimi appuntamenti cinofili abruzzesi è il trofeo intitolato a Patrizio Lancia, giudice ricordato sempre con grande affetto ed emozione dagli addetti ai lavori. Il 4 e il 5 giugno prossimi, infatti, andrà in scena la decima edizione, un traguardo di tutto rispetto (la prima risale al 2007): solitamente le categorie in gara sono quelle “Assoluti”, “Under 30” e “Ladies”, con premi ai primi classificati di ognuna di esse e possibilità di accesso alle selezioni del Campionato del Mondo Sant’Uberto di settembre 2016.