È divenuto ormai un caso nazionale la storia di don Luciano Bardesono il 76enne parroco di Lusigliè con l’hobby della caccia accusato da un’associazione animalista di usare i soldi delle offerte per pagarsi la propria passione venatoria.
Ad interessarsene anche il tg satirico di Canale 5 “Striscia la notizia” che nei giorni scorsi si è presentato con l’inviato Luca Galtieri alla porta della casa parrocchiale del curato canavesano, a Lusigliè.
L’invito del parroco, L’incontro era stato organizzato dopo l’annuncio da parte di don Luciano di voler incontrare il presidente dell’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che nei giorni scorsi aveva presentato un esposto per truffa alla Procura di Torino. Aveva ipotizzato che il prete utilizzasse le offerte dei suoi fedeli per pagarsi la licenza di caccia. Per niente preoccupato il sacerdote ha accolto nella casa parrocchiale dove vive, Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, accompagnato da Luca Galtieri inviato di Striscia la Notizia.
Don Luciano li ha intrattenuti per oltre un’ora. All’uscita dal colloquio Lorenzo Croce ha annunciato: «Ho tentato di spiegare le nostre ragioni, di fargli capire come fosse sbagliata la caccia, di abbandonare le armi e l’idea di uccidere indifesi animali. Abbiamo parlato anche di San Francesco e del suo amore e rispetto per il creato. Niente da fare, lui ci ha mostrato fiero i suoi fucili ed ha affermato che nulla gli farà cambiare idea. Per quanto riguarda la denuncia ero persino disposto a ritirarla se lui avesse ripudiato la caccia. Mi sono ripromesso che se dovessimo avere torto nei suoi confronti e le accuse fossero infondate mi impegnerò a venire a Lusigliè nuovamente per chiedergli scusa pubblicamente”.
Come sempre serafico e tranquillo don Luciano ha ricordato: «Sono cinquanta anni che pratico la caccia – racconta – oggi non prendo più molto, ma non voglio rinunciare né alla caccia né alla pesca. Le accuse che mi intasco i soldi dei fedeli sono una vera assurdità. Sono decenni che faccio il parroco, i fedeli mi hanno sempre affidato i soldi delle elemosina, nessuno ha mai dubitato. Figuriamoci se per pagare i 400 euro di licenza fossi costretto a rubare le offerte! Ho una pensione che mi basta e avanza. – afferma il parroco – Non ho certo bisogno di questi mezzi e qui lo sanno tutti che non toccherei mai un soldo delle offerte”.
La vicenda è nata da una disavventura occorsa all’anziano curato una decina di giorni fa quando andando nelle campagne di Ozegna per una battuta di caccia si era fatto male cadendo. Ritrovato alcune ore dopo grazie all’interessamento dei parrocchiani che hanno allertato la Protezione Civile, è tornato a casa nella stessa serata. Sembrava tutto finito. Invece la notizia aveva scatenato sul web le ire degli animalisti. Poi l’esposto, fondato su presunte confidenze di parrocchiani e una lettera al Vescovo. Da nove anni don Bardesono celebra messa ad Ozegna, Lusigliè, Ciconio. Mai nessuno ne ha messo in discussione l’onestà. E neppure la passione per la caccia.
( 14 ottobre 2015 )
Fonte: LaSentinelladelCanavese
Serafico mica tanto, anche se alla fine ci ha offerto il vin santo e fatto vedere la sia armeria otto fucili. un arsenale…… san francesco parlava agli uccelli, don luciano sparava agli uccelli….. buona vita. e comunque manteniamo l’esposto.
Grande Don Luciano, prova vivente di libertà e coerenza.
Sei invitato in Sardegna.
Ciao