Lo scrittore ha puntato nuovamente sulla caccia e su una razza, lo springer spaniel, per chiudere il cerchio, non una scelta casuale, visto che l’autore utilizza questo stesso cane da ben 35 anni: ecco perché l’esperienza venatoria è consolidata come non mai e Palmieri ha voluto condividere con i lettori quanto appreso senza troppi fronzoli didascalici, ma lasciando spazio semplicemente alla vena passionale.
La Federazione Italiana della Caccia era presente all’appuntamento con il presidente della sezione regionale dell’Umbria, Franco Di Marco, oltre a quelli provinciali, Alessandro Barbino e Giulio Piccioni. Il vicepresidente nazionale, Lorenzo Carnacina, ha sottolineato l’importanza di questo tipo di letteratura, fondamentale per arricchire e migliorare la passione per la caccia, da esaltare e rivalutare.