MEDAGLIA DEL “CACCIATORE GENTILUOMO 2010” – Il sindaco Vitali: “I cacciatori sono preziose sentinelle che vigilano sul territorio, pronti a rilevare abusi, violenze e attività che possano pregiudicarne l’integrità, la bellezza e la fruibilità”.
E’ Rodolfo Rossi il “Cacciatore Gentiluomo 2010” , il premio assegnato dalla Federcaccia in occasione della tradizionale manifestazione a base di selvaggina “A cena da noi” organizzata nel centro polivalente di Cà Rapillo.
Un evento al quale hanno partecipato 180 persone, con i cacciatori, le proprie famiglie, ma anche gli operatori economici che nel corso dell’anno sostengono le attività della Federcaccia spellana e tante altre persone che approfittano di questa cena per condividere una tradizionale e gustosa esperienza gastronomica e culturale.
La cena è stata anche l’occasione per alcune riflessioni sulla caccia dei nostri giorni. Soltanto qualche giorno fa nella sede del Consiglio Regionale dell’Umbria, è stata presentata la ricerca “Gli Italiani e la Caccia” commissionata all’Istituto Astra Ricerche dal Comitato Nazionale Caccia e Natura e da Face Italia dalla quale emerge in modo chiaro ed inequivocabile che in Umbria il 54 per cento dei residenti si schiera a favore della caccia sostenibile e responsabile.
“La ricerca – spiega il presidente della Federcaccia spellana Giampiero Morosi – smentisce clamorosamente quanto sostenuto dal Ministro Maria Vittoria Brambilla secondo cui i cacciatori fanno scempio di un patrimonio, la fauna, che è di tutti e che, essendo una minoranza, non possono rivendicare tutele in spregio ai sentimenti della maggior parte dei cittadini italiani”.
Anche il sindaco Sandro Vitali, nel salutare i presenti, ha espresso sentimenti di gratitudine e riconoscenza ai cacciatori di Spello che con la loro volontaria attività di gestione del territorio, di quotidiana, capillare ed assidua vigilanza, di impegno nell’azione di avvistamento e prevenzione degli incendi contribuiscono a tutelare non soltanto la fauna ma l’intero nostro territorio, preziose sentinelle pronte a rilevare abusi, violenze e attività che possano pregiudicarne l’integrità, la bellezza e la fruibilità.
Il sindaco Vitali, nel riferire circa il processo di riforma istituzionale in corso che riguarda la trasformazione delle Comunità Montane in un’agenzia forestale regionale, ha auspicato che questa nuova fase di riordino consenta di poter finalmente dar luce ai progetti che i cacciatori spellani, insieme all’amministrazione comunale, hanno da tempo avanzato per migliorare l’utilizzo del territorio del Parco del Monte Subasio favorendo il ripristino di colture tradizionali, la pratica della cinofilia, la gestione razionale dell’allevamento a scopo alimentare, la valorizzazione dei pregiati prodotti del sottobosco.
Non poteva mancare infine una seria riflessione sui gravi incidenti che hanno recentemente colpito alcuni cacciatori umbri, esprimendo un unanime dolore per le vittime e un profondo cordoglio per i loro cari. E’ stato quindi affermato, da parte dei dirigenti della FIdC, che “quando le regole e la prudenza dettata dalle regole sono rispettate, e chi va a caccia lo sa, il rischio di incidenti nell’attività venatoria non è maggiore che in tante altre attività umane.
Per la sicurezza si è fatto e si sta facendo tanto, dobbiamo fare e faremo di più. Le norme regionali lo dispongono, le associazioni venatorie sono impegnate da tempo: centinaia i corsi di formazione, qualificazione, educazione, per vecchi e nuovi cacciatori”. La Federcaccia ha inoltre ribadito la convinzione secondo cui in futuro la caccia potrà mantenersi viva e socialmente utile non solo se i cacciatori continueranno ad essere sportivi, gentiluomini, rispettosi delle regole e della proprietà altrui, ma soltanto nella misura riusciranno a meritare la stima, la considerazione e l’ammirazione del resto della comunità in cui quotidianamente operano ed agiscono come uomini e come cittadini.
Fonte: Tuttoggi.info