Nell’ordine, i cacciatori sono chiamati a consegnare una provetta da sangue preso dall’occhio (in questo caso il cinghiale non dovrebbe essere ancora eviscerato), una porzione di diaframma (il muscolo), per la precisione almeno 150 grammi, la milza intera e una porzione di fegato (almeno 150 grammi, dunque circa mezzo organo per stare davvero tranquilli).
Inoltre, l’elenco comprende un orecchio del cinghiale, il cuore intero, senza dimenticare che i campioni devono essere inseriti in un sacchetto di grandi dimensioni. Una volta raccolto tutto, bisogna etichettare con data e numero della squadra, inserendo nel sacchetto grande la scheda anamnestica. I cinghiali da analizzare sono quindi diminuiti da 5 a 3: in aggiunta, non sono più necessari la porzione di gola del selvatico (utile per l’indagine sui linfonodi) e il grasso perirenale.